In arrivo in Italia altre dosi Pfizer. Ad annunciarlo il generale Francesco Figliuolo, commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure occorrenti per il contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica COVID-19. «Ho ricevuto una chiamata dal premier Draghi che mi ha comunicato l’arrivo per Europa in questo trimestre di 50 milioni di dosi Pfizer in più», ha dichiarato a margine della visita al polo vaccinale di Aosta. Per l’italia ciò vuol dire avere 7 milioni di dosi, cioè «oltre 670mila dosi in più ad aprile, 2 milioni e 150mila dosi in più a maggio e oltre 4 milioni di dosi in più a giugno». Il generale Francesco Figliuolo si è lasciato andare ad un commento soddisfatto: «Finalmente una bella notizia. Il piano va avanti così come l’avevo strutturato, per questo sono davvero contento».



Nel pomeriggio, infatti, la presidente della Commissione Ue Ursula Von der Leyen aveva annunciato che Pfizer-BioNTech hanno deciso di anticipare «anche per il II trimestre la consegna di 50 milioni di dosi di vaccini contro il Covid». (agg. di Silvana Palazzo)

FIGLIUOLO: 315MILA VACCINI AL GIORNO

Dopo aver sentito con urgenza i responsabili di Johnson & Johnson e Pfizer, il generale Francesco Paolo Figliuolo conferma al Corriere della Sera che non ci saranno altri intoppi con le consegne dei vaccini nelle prossime settimane. Oggi sono arrivate in Italia le prime 184mila dosi del Johnson & Johnson, stoccate all’hub nazionale della Difesa di Pratica di Mare: si tratta del primo lotto del vaccino statunitense che giunge in Italia e che aumenterà le dosi soprattutto tra maggio e giugno.



Mentre però si dovrà tornare a discutere con le Regioni che ancora in queste ore chiedono l’arrivo di altre dosi – specie in Veneto e Campania dove le forniture sono prossime allo zero – il commissario all’emergenza annuncia di aver ritoccato ulteriormente il piano vaccinale in base alle scorte in arrivo nei prossimi giorni: entro fine aprile sarà pressoché impossibile giungere alla soglia voluta e anticipata dal Premier Draghi di 500mila dosi somministrate al giorno, ma l’obiettivo di Figliuolo e Curcio (capo della Protezione Civile, ndr) è quello di puntare ai 315mila. «A fine maggio saremo comunque in grado di passare alle categorie produttive per far ripartire il Paese. Lo dicono i numeri: nel trimestre che va da aprile a giugno avremo 45 milioni di dosi, vuol dire 15 milioni al mese. È la quantità giusta», commenta ancora il commissario ai colleghi del CorSera.



LA ROAD MAP DEI VACCINI E IL NODO PRENOTAZIONI

Dopo le forti polemiche viste ieri con l’ultimatum del Governatore della Campania Vincenzo De Luca, Figliuolo richiama all’unità nazionale spiegando «Sbaglia chi pensa di poter trascurare anziani e fragili. Anche io voglio riaprire l’Italia, ma soltanto quando avrò messo al sicuro chi rischia la vita». La road map sui nuovi arrivi di vaccini intanto è stata ufficializzata ieri sera dalla struttura commissariale anti-Covid: «Sono oltre 4,2 milioni i vaccini che verranno complessivamente consegnati tra il 15 e il 22 di aprile alle strutture sanitarie delle Regioni. È prevista la distribuzione di oltre tre milioni di Pfizer suddivisi in due mandate di 1,5 milioni, circa mezzo milione di Vaxzevria (Astrazeneca), oltre 400 mila di Moderna, e di più di 180 mila di Janssen (Johnson & Johnson)».

Resta però ancora da risolvere il “nodo” delle prenotazioni, come denunciato stamane dal capo della Protezione Civile Curcio nell’intervista a Repubblica: «Mancano molti cittadini all’appello. Persone anziane o povere non raggiunte dalle informazioni? Vecchi senza figli che possano aiutarli? No vax? Possiamo chiamarli i dispersi e una delle funzioni della Protezione civile è ritrovarli, portarli alla vaccinazione». Sempre per Fabrizio Curcio resta prioritario il criterio dell’età e della fragilità, «Dobbiamo salvare vite, mettere in sicurezza gli anziani e i fragili. Come si può convivere con 358 morti al giorno? Si è diffuso un cinismo della tabella, la conta quotidiana ci fa perdere il senso delle tragedie. Quando avremo messo in sicurezza gli over 80, gli over 70 e anche gli over 60 potremo ragionare su un Piano vaccinazioni più flessibile, uscire dalla rigidità anagrafica». Per chiudere la vaccinazione degli over 80 si ricorrerà ai vaccini J&J e «tra fine aprile e inizio maggio saranno tutti terminati».