È in arrivo il protocollo per i vaccini anti-Covid nelle grandi aziende: le linee guida a cui stanno lavorando le Regioni, d’intesa con il commissario all’emergenza Francesco Paolo Figliuolo, porterà tra la metà di maggio e la fine del mese al via libera effettivo delle prime somministrazioni. Dipenderà tutto dal ritmo della campagna vaccinale nazionale, decisamente in “corsa” tra la fine aprile e l’inizio maggio con il ritmo per ora assai vicino ai 500mila vaccini al giorno di media: le aziende dovranno essere inserite nei vari piani degli enti locali e dovranno farsi carico dei costi, in collaborazione con il sistema sanitario.
Resta la “norma” non scritta ma ribadita dal Governo e dalla struttura commissariale di cominciare i vaccini nelle aziende solo una volta messi in sicurezza anziani e fragili: come riportava stamane il Corriere della Sera, a livello di cifre stabilite, dopo gli over 80 e gli over70 occorre «spingere sull’acceleratore per vaccinare le persone di età compresa tra i 60 e i 69 anni e i fragili con esenzione dai 16 ai 59 anni».
VACCINI NELLE AZIENDE: COSA MANCA ANCORA
Secondo quanto informano le fonti governative all’Huffington Post, appena una Regione arriverà alla quota di 90-95% di copertura vaccinale di fragili e anziani potrà far partire le vaccinazioni nelle aziende. Il protocollo è però quasi pronto con i tecnici di Ministero del Lavoro, Ministero della Salute, Inail, Regioni e struttura commissariale che hanno deciso di aggiornarsi a venerdì prossimo, 7 maggio, per mettere nero su bianco le linee guida del piano. Si partirà dai lavoratori dei settori produttivi che in un anno e passa di pandemia hanno registrato maggiori casi di contagio e focolai, sempre prendendo spunto dalle linee guida dell’Inail.
Si tratta del settore trasporti, del commercio al dettaglio, dei supermercati e di altre categorie che andranno identificate punto per punto nelle prossime linee guida quasi pronte all’uso: per ora non vi sono “corsie preferenziali” per il turismo sul fronte vaccini, ma l’annuncio dato oggi dal Premier Draghi al G20 del turismo sulla riapertura dei confini nazionali potrebbe dare ulteriore “spinta” ad accelerare nelle prossime settimane le vaccinazioni nelle aziende ricettive pronte a riaprire per l’estate.