Capitolo vaccini in Lombardia: come sta procedendo la campagna a livello regionale? La risposta è davvero positiva e lo si evince dai numeri diramati dal palazzo regionale attraverso il proprio database, che lasciano intendere senza troppi filtri la rapidità con la quale si sta procedendo con l’immunizzazione territoriale. Basti solo dire che venerdì 30 aprile 2021 (dato peraltro da consolidare), sono state eseguite 113.435 inoculazioni in appena ventiquattro ore, portando a due i giorni consecutivi nei quali in Lombardia sono state somministrate oltre 100mila dosi.



Un virtuosismo che è stato fatto proprio anche dai Comuni più insospettabili, come quello di Viggiù, ubicato in provincia di Varese: qui, al momento, il 69,27% della popolazione ha ricevuto almeno una dose di siero anti-Covid. Tradotto in termini di abitanti: 3.230 residenti vaccinati su un totale di 4.663 unità. Seguono, in questa speciale e invidiabile (in senso naturalmente positivo) graduatoria i Comuni di Valgoglio (61,44%) e di Mede (55,32%). Statistiche a dir poco da record, che hanno contribuito al raggiungimento della soglia nazionale delle 500mila iniezioni quotidiane.



VACCINI LOMBARDIA: GALLIAVOLA IL COMUNE MENO VIRTUOSO

Su “Il Corriere della Sera” è stato pubblicato l’intero reportage circa i Comuni più virtuosi in termini di vaccini somministrati in Lombardia e, al fondo di questa classifica, a fare da fanalino di coda c’è Galliavola (Pavia), con soltanto il 9,77% dei suoi abitanti che ha ricevuto almeno una dose di vaccino (17 persone su un totale di 174). Non se la passano meglio Livigno (11,75%), Rocca de’ Giorgi (12,97%) e Campione d’Italia (exclave italiana in territorio svizzero, ufficialmente in provincia di Como con il 12,5% della popolazione con almeno una dose). A livello di province, c’è in testa Cremona (31,61%), tallonata da Lecco (28,61%), Pavia (28,26%) e Bergamo (28,01%). Milano è invece al 25,5%. Stando ai calcoli eseguiti dal quotidiano, se mantenesse la velocità degli ultimi giorni, “la Lombardia, che ha una media mobile di inoculazioni quotidiane vicina a 83mila, potrebbe arrivare a immunizzare (con doppia dose) il 70% della propria popolazione in poco più di quattro mesi. Questo vorrebbe dire mettere in salvo la maggior parte delle persone residenti nella prima metà di settembre”.

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