I vaccini anti Covid a mRna inducono un’alta percentuale di risposte anticorpali IgG4 spike-specifiche, ma i vaccinati dopo essere guariti da un’infezione Covid, così come le persone a cui sono stati somministrati vaccini a vettori virali, non hanno invece sviluppato una risposta significativa IgG4 isotipata spike-specifica. Lo rileva uno studio condotto da un team di ricerca della Semmelweis University e pubblicato dalla rivista scientifica Nature. «È interessante notare che nei soggetti che hanno avuto un’infezione più tardi di 3 mesi dopo la vaccinazione di richiamo, è stato osservato un marcato aumento dei titoli anticorpali IgG2 e IgG4 spike-specifici a 40 giorni dall’infezione», scrivono i ricercatori.
Inoltre, sono stati in grado di dimostrare che «gli individui infettati con SARS-CoV-2 prima della vaccinazione con mRNA di base avevano livelli di IgG2 e IgG4 spike-specifici più bassi e costanti rispetto agli altri gruppi di vaccinazione con mRNA a distanza di oltre 4 mesi dalla vaccinazione di richiamo». I risultati di questo studio indicano, dunque, che «l’immunizzazione primaria con preinfezione di mRNA ha indotto poche o nessuna risposta IgG4 specifica a lungo termine».
VACCINI COVID, IL CAMBIO DI CLASSE E GLI ALTI LIVELLI DI IGG4
In particolare, coloro a cui sono stati somministrati vaccini con AstraZeneca e Sputnik non hanno evidenziato risposte IgG2 e IgG4 specifiche a lungo termine. Ma i risultati di questo studio potrebbero indicare anche che «la regolazione del cambio di classe delle cellule B specifiche per il picco dipende dal tipo di vaccino (cioè mRNA o vettore) e dalle circostanze del primo incontro con l’antigene del picco (vaccinazione o infezione). Inoltre, questo sembra essere trasmesso a livello delle cellule B di memoria, poiché l’infezione richiama le IgG2 e le IgG4 oltre alla risposta IgG1 molto tempo dopo la vaccinazione con mRNA».
Ma c’è un aspetto che rileva questo studio che ha sollevato qualche preoccupazione. I ricercatori, infatti, segnalano che «elevati livelli di espressione di IgG4 possono comparire dopo l’immunoterapia allergene-specifica o in diversi tipi di tumori, il che è vantaggioso nelle malattie allergiche ma può indicare un’immunità umorale compromessa nei confronti dei tumori».