Anche se i vaccini anti Covid sono indispensabili per proteggersi dalle forme gravi di questa infezione e dal rischio morte, non sono sufficienti per vincere la battaglia contro la pandemia. È quanto sostengono gli scienziati francesi in virtù dei nuovi studi da cui è emerso che non sono così efficaci nel fermare la circolazione del coronavirus. Gli esperti in Francia fanno riferimento allo studio della Mayo Clinic, condotto con la società di analisi dati Nference, da cui è emerso che i vaccini Pfizer e Moderna sono sì protettivi contro l’ospedalizzazione e la morte per Covid, ma d’altra parte proteggono al 42% (Pfizer) e al 76% (Moderna) dall’infezione con variante Delta.



Pertanto, la prospettiva di raggiungere l’immunità di gregge con la vaccinazione si fa sempre più remota. “Questo studio suggerisce che, di fronte alla variante Delta, questi vaccini non sono così efficaci come ci aspettavamo per fermare la circolazione del coronavirus. Quindi, la sola vaccinazione non sarà sufficiente per far regredire l’epidemia”, ha dichiarato a Le Monde il professor Mircéa Sofonéea, epidemiologo dell’Università di Montpellier.



GLI STUDI SU VACCINI E TRASMISSIBILITÀ

Non è sorpreso il virologo Olivier Schwartz dell’Institut Pasteur che a Le Monde ha spiegato quanto emerso da uno studio a cui ha partecipato e che è stato pubblicato l’8 luglio sulla rivista Nature: “Ci vogliono quattro volte più anticorpi per neutralizzare la variante Delta che quella Alfa”. Invece il professor Benjamin Terrier, che insegna medicina interna all’ospedale Cochin di Parigi, ha ricordato che “nessun vaccino è efficace al 100%”. Ma ha aggiunto soprattutto che “i dati di Singapore mostrano che le persone vaccinate che si infettano hanno una carica virale che diminuisce più velocemente, quindi trasmettono meno dei soggetti non vaccinati”.



Una ricerca francese, che è stata invece pre-pubblicata su HAL, coordinata dai ricercatori François Blanquart e Florence Débarre, suggerisce invece che la carica virale nei soggetti asintomatici sia più bassa nelle persone vaccinate che in quelle non vaccinate. Se invece l’infezione è sintomatica, non emergono differenze riguardo la carica virale tra vaccinati e no, quindi il potenziale di trasmissibilità è simile. Da qui l’appello dell’infettivologo Nathan Peiffer-Smadja dell’ospedale Bichat di Parigi a indossare le mascherine negli ambienti chiusi, anche se si è vaccinati.