I vaccini per il personale scolastico e magari anche per gli studenti, non sono l’unico modo per poter garantire la scuola in presenza, evitando la Dad, a partire dal prossimo mese di settembre. Ne è convinto Thomas Mertens, presidente della commissione permanente per i vaccini tedesca, quindi non proprio l’ultimo degli esperti, intervenuto circa il dibattito sulla vaccinazione degli adolescenti in Germania. Parlando con i microfoni di Augsburger Allgemeine ha spiegato: “L’affermazione che garantire la quotidianità nelle scuole è solo possibile mediante le vaccinazioni è molto incorretta”.



Quindi Thomas Mertens ha proseguito: “L’azione politica certamente non aiuta a calmare la gente, per la popolazione sarebbe meglio affrontare le cose con più calma e riflessione”. L’esperto aveva raccomandato negli scorsi mesi il vaccino solamente ai ragazzi con gravi problemi medici che di conseguenza espongono maggiormente gli stessi al rischio di prendere il covid. Ad inizio settimana però, il ministro della sanità tedesca, Jens Spahn, ha esteso la platea dei vaccinabili anche a tutti gli adolescenti di età compresa fra i 12 e i 17 anni, in vista appunto della ripresa scolastica di settembre.



MERTENS: “DAD? VACCINI NON UNICO MODO PER EVITARLA”. E IN ITALIA…

Tensione e polemiche sul vaccino anti covid ai giovani quindi non soltanto in Italia, ma anche nel resto dell’Europa, Germania in primis. Al momento in Italia è stato introdotto l’obbligo del green pass per gli studenti universitari nonché per tutto il personale scolastico di ogni ordine e grado, mentre per gli alunni under 18 per ora tutto tace.

A riguardo, comunque, la ministra Messa, intervistata stamane dai microfoni de La Stampa, ha confessato: “Noi ministri ci siamo sentiti di arrivare fin qui e prevedere l’obbligo per gli studenti universitari in base alla situazione attuale della curva epidemiologica. Bisogna poi seguire l’evoluzione dell’epidemia e su quella base decidere se rivedere le misure adottate e estendere l’obbligo anche agli studenti al di sotto dei 18 anni”.