È destinata a far discutere l’intervista rilasciata dal dottor Robert Malone a Mittdolcino. Lo scienziato, uno dei ricercatori che ha contribuito dagli anni ’80 agli studi sulla tecnologia a mRNA, senza fornire alcun dato e studio a conferma delle sue opinioni, ha rilasciato delle dichiarazioni clamorose e che susciteranno polemiche, dopo quelle per le quali è stato accusato di diffondere disinformazione sul Covid. Nell’intervista ha parlato di vaccini, proteina Spike e possibili eventi avversi legati alle vaccinazioni, affrontando tutte le questioni “care” ai no vax. Come quella del Dna modificato dal vaccino. «Penso che la probabilità di modificare il DNA sia molto bassa. Tuttavia, bisogna dimostrare che è così». Nel corso dell’intervista fornisce informazioni clamorose per il peso che hanno, salvo poi precisare di non avere certezze nel merito, finendo così per fornire quelle che sono le insinuazioni di uno scienziato. Afferma che «sembra essere un evento molto, molto improbabile», ma ritiene pure che «teoricamente è possibile che possa accadere» e «non abbiamo dati che dicono che ciò non accadrà». Se però ciò accadesse, «è altamente improbabile che sia clinicamente significativo, ma non posso dirlo con certezza perché gli studi non sono stati fatti e non abbiamo la sicurezza a lungo termine». Condizionali, non lo so e tanti dubbi, come quelli instillati senza avere certezze da cui partire.
Il dottor Robert Malone contesta poi il modo in cui sono stati sviluppati i vaccini anti Covid. «Abbiamo vaccini di prima generazione adenovirus e mRNA che sono entrambi genetici. Mettono materiale genetico in voi stessi per creare un antigene, per la fretta di avere un vaccino hanno preso l’immunogenico più facile con cui lavorare, che era la proteina Spike, e si sono concentrati su quello. Ma non è stata la decisione migliore», ha proseguito a Mittdolcino, spiegando che possono causare alcuni problemi. A tal proposito, contesta i database di autosegnalazione, giudicandoli «scadenti», in quanto le segnalazioni acquisire sono «forse un centesimo dei segnali di sicurezza che si verificano» e quindi «forse sono più alti di quanto sappiamo». Quindi, si mostra molto scettico: «Possiamo essere sicuri che la chimica di base dei vaccini a Rna? Non possiamo, perché non è stata eseguita la genotossicità. Non possiamo dirlo con certezza. Abbiamo un esperimento naturale in corso».
LE INSINUAZIONI SUGLI EFFETTI A LUNGO TERMINE
Sempre a proposito dei vaccini, il dottor Robert Malone ha spiegato che sono progettati e testati per prevenire forme gravi di Covid e morte, non per fermare l’infezione e quindi la trasmissione. «Quindi è possibile che nella fase calante, mentre l’immunità sta calando, potremmo vedere più ADE in quel momento rispetto all’inizio. Non posso dire che sia già successo, ma ci sono segni che fanno pensare che potrebbe accadere. Non siamo protetti contro infezione». Niente perché e come. Anzi, lancia diversi allarmi preoccupanti. «È ragionevolmente probabile che vedremo problemi correlati a malattie autoimmuni. Uno di questi potrebbe essere qualcosa che contribuisce a problemi di coagulazione e la trombocitopenia che è l’anticorpo antipiastrinico. Un altro è la neuropatia autoimmune, la sindrome di Guillain-Barré, ma ci sono altre conseguenze sul sistema nervoso». Non poteva mancare la questione della fertilità: «Quello che mi preoccupa è il potenziale problemi legati alla riproduzione, in particolare nelle donne. Ci sono alcuni suggerimenti che potrebbero esserci un tasso più alto di aborto spontaneo nel primo e nel secondo trimestre dopo aver ricevuto la vaccinazione, ma è difficile da dire perché i dati vanno esaminati attentamente». Tutto difficile da confermare, ma facile da dire senza prove.
“NO ALLA VACCINAZIONE NEI BAMBINI”
Non sono neppure le cose più clamorose che ha detto, che invece seguono. «Ora c’è chi sta dicendo che c’è un aumento dei tassi di tumori maligni, possono essere associati all’esposizione al virus o al vaccino? È ancora difficile da capire ma c’è qualche suggerimento di aumento del tasso in neoplasie, comprese le neoplasie del sangue. Ci sono abbastanza dati, ma non sono stati divulgati ufficialmente che i vaccini sono associati ad un aumentato rischio di attivazione di virus latenti, come herpes zoster, che hanno conseguenze sul sistema nervoso e nel sistema immunitario. Siamo lontani dalla comprensione reale delle conseguenze sulla salute a lungo termine sia del virus o del vaccino». Il dottor Robert Malone a Mittdolcino ha sconsigliato la vaccinazione nei bambini: «Per un bambino a cui si somministra il vaccino è abbastanza probabile il rischio di sviluppare danni cardiaci a lungo termine o morte o altre cose sia molto superiore ai potenziali benefici del vaccino. In questo caso penso che non dovremmo andare avanti. Negli anziani ci sono prove di protezione. In età media bisogna parlare con il medico prima di decidere. Bisogna vietare assolutamente la vaccinazione forzata».
L’ATTACCO DI BASSETTI
Proprio in merito a queste ultime affermazioni è intervenuto Matteo Bassetti, primario di Malattie infettive all’ospedale San Martino di Genova, «Intanto non è vero che Malone è l’inventore della tecnologia a mRna: è uno dei ricercatori. Non mi pare che le stesse cose le dicano quelli che hanno fondato la compagnia», la premessa a Radio Cusano Campus. Quindi ha aggiunto: «Io ho vaccinato i miei figli, che hanno meno di 16 anni. Le considerazioni sui bambini la faremo quando avremo vaccini approvati per i bambini. Io credo che la popolazione degli adolescenti, se protetta, darebbe una copertura indiretta anche alle persone più anziane e fragili».