I vaccini anti Covid sviluppati da Pfizer e Moderna sono sicuri anche per le donne in gravidanza, anzi proteggono il feto dal coronavirus. Lo dimostra uno studio condotto negli Stati Uniti sui vaccini di tipo mRNA. I risultati della ricerca, che sono stati pubblicati sulla rivista scientifica New England Journal of Medicine, evidenziando il fatto che il farmaco immunizzante non causa effetti collaterali durante la gravidanza né aumenta il rischio di aborto. Una rassicurazione importante per le donne incinte, per le quali il coronavirus può essere insidioso. Non solo per il rischio di esiti gravi, ma anche per i ricoveri in terapia intensiva e il rischio di parto pretermise. Lo studio, coordinato dagli scienziati dei Centers for Disease Control and Prevention (CDC) di Atlanta, dimostra che i vaccini a Rna messaggero sono sicuri anche nei mesi dell’allattamento, ribadendo che comunque i benefici superano decisamente i rischi.
Inizialmente l’Organizzazione mondiale di sanità aveva raccomandato di non sottoporre le donne incinte alla vaccinazione per mancanza di dati, visto che non erano state coinvolte nella sperimentazione, ma da febbraio le cose sono cambiate, in quanto l’Oms ha modificato le linee guida, anche alla luce dei rischi maggiori evidenziati dalle gestanti positive al coronavirus.
VACCINI A MRNA SICURI PER DONNE INCINTE E NEONATI
I ricercatori hanno analizzato le cartelle cliniche di 35.691 donne incinte tra il 14 dicembre 2020 e il 28 febbraio 2021, di età compresa tra i 16 e i 54 anni. I dati sono stati raccolti dal sistema di sorveglianza V-Safe, applicazione che i vaccinati negli Stati Uniti usano per segnalare eventuali sintomi e reazioni avverse legate alla vaccinazione. Uno dei sintomi più comuni per le donne incinte è dolore nel punto di iniezione, che è tipico e diffuso anche tra i non gestanti. Ma sono stati segnalati anche mal di testa, dolori muscolari, brividi e febbre. Di quelle donne incinte, 4mila sono state monitorate fino al parto. In 827 hanno completato la gravidanza e di queste, 712 hanno dato alla luce un bambino nato vivo, mentre in 115 casi si è verificato un aborto. Nel 9,4% dei casi sono stati registrati parti prematuri, invece nel 3,2% dei casi nascite sottoposte. Si tratta di numeri in linea con quelli pre-pandemia Covid. I ricercatori hanno comunque evidenziato la necessità di condurre studi più lunghi per valutare ulteriormente i vaccini anti-Covid durante la gravidanza, inoltre servirebbe una platea di gestanti più ampia.
Un’altra ricerca, pubblicata il mese scorso, invece ha dimostrato che i vaccini mRNA di Moderna e Pfizer sono efficaci anche nel proteggere i neonati, in quanto le madri possono trasmettere gli anticorpi ai piccoli. Gli anticorpi sono stati trovati, infatti, anche nel cordone ombelicale e nel latte, e sono stati trasmessi sia al feto che al neonato allattato al seno. I dati sono stati evidenziati dai ricercatori del Massachusetts General Hospital e del Brigham and Women Hospital di Boston il cui studio è stato pubblicato sull’American Journal of Obstetrics and Gynecology.