A confermare l’effetto dei vaccini sulla curva epidemiologica italiana è il report firmato da Iss (Istituto superiore di sanità) e Ministero della Salute. A 35 giorni dall’inoculazione della prima dose si nota una riduzione dell’80% dei contagi, del 90% dei ricoveri e del 95% dei morti. Queste le principali conclusioni nel report nazionale sull’impatto della campagna vaccinale. Nelle persone vaccinale il rischio di infezione, ricovero e decesso calla progressivamente dopo le prime due settimane. Dopo un mese e 5 giorni però si notano gli effetti più evidenti: c’è una riduzione simile negli uomini e nelle donne e nelle persone di diverse fasce d’età. Per Silvio Brusaferro, presidente Iss, questi dati «confermano l’efficacia delle vaccinazioni e della campagna vaccinale», per questo bisogna accelerare. Il report mostra i dati dal 27 dicembre 2020, giorno in cui si apre la campagna vaccinale, fino al 3 maggio 2021, quindi su 13,7 milioni di persone vaccinate.



Se per il 95% dei vaccinati con Pfizer e Moderna il ciclo vaccinale è completato, per chi ha ricevuto AstraZeneca ovviamente il ciclo non è completo, visto che l’intervallo tra le due dosi è più ampio (tre mesi). L’inoculazione dei richiami è partita dopo il 3 maggio.

VACCINI, REPORT ISS: CROLLANO CONTAGI E INCIDENZA

Delle persone vaccinate il 61% ha ricevuto almeno una dose Pfizer, 31% AstraZeneca e 7% Moderna, 1% per il monodose Johnson & Johnson. La composizione per età dei vaccinati varia nel corso delle settimane, in relazione ai cambiamenti apportati al Piano strategico nazionale, ma nelle ultime sono in aumenti i vaccinati 60-79 anni, mentre resta quasi invariato il numero degli over 80. Nel report Iss si legge anche che nelle ultime settimane si rileva un forte aumento delle vaccinazioni con Comirnaty (Pfizer) e Vaxzevria (AstraZeneca) e le prime somministrazioni del vaccino Janssen di Johnson & Johnson. In tutti i periodi presi in esame si evidenzia una rapida riduzione dell’incidenza di diagnosi a cominciare dai 14 giorni successivi alla somministrazione della prima dose. Inoltre, il tasso di incidenza nel periodo di riferimento è calato col progredire dei periodi di vaccinazione, riflettendo in parte il passaggio da categorie di popolazione più esposte a quelle meno esposte. L’incidenza di diagnosi di Covid-19 a due settimane dalla prima dose di ogni vaccino è stata di 2,90 per 10mila giorni persona, che scende a 1,33 nel periodo superiore a 15 giorni dalla prima dose. “L’incidenza di ricovero passa da 0,44 a 0,18 per 10mila giorni persona, quella dei decessi da 0,18 a 0,04 per 10mila giorni persona”, segnala il report Iss.



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