Un vademecum per le persone non capaci di esprimere consenso per i vaccini anti-Covid: questo quanto deciso dall’ottava sezione civile del Tribunale di Milano. Come riportato dai colleghi dell’Ansa, il testo prevede una casistica per dare agli operatori sanitari, agli amministratori di sostegno ed a tutti i soggetti investiti «di poteri di rappresentanza legale delle persone incapaci, l’indicazione pratica delle regole di comportamento da seguire».



Come evidenziato dall’agenzia di stampa, il vademecum è rivolto in particolare agli operatori sanitari che operano nelle Rsa. Questo testo è legato all’esigenza di individuare una soluzione efficace per tutte quelle persone che non sono in grado di esprimere un consenso legato al vaccino contro il Covid.

Vaccini, vademecum persone incapaci di esprimere consenso

La guida stilata prevede tra i soggetti che possono rilasciare il consenso per i vaccini per persone incapaci – prive di amministratori di sostegno o tutori legali – i direttori sanitari oppure i responsabili medici delle Rsa o ancora i direttori delle Asl (Ats). L’Ansa riporta un esempio esemplificativo: un ospite di una Rsa incapace «con coniuge, convivente ovvero parenti fino al terzo grado e per il quale risulti il dissenso alla vaccinazione» il direttore sanitario o della struttura ha la facoltà di presentare ricorso al giudice tutelare per avere il via libera a procedere con la vaccinazione, qualora lo ritenesse «appropriato o necessario».



Leggi anche

Caregiver familiari senza aiuti e tutele/ L'appello: "Servono fondi, ma anche servizi assistenziali"