La buona notizia del vaccino anti-Coronavirus iniziato ad essere testato negli Usa e in Australia non è per fortuna l’unica sul fronte scientifico nella lunga e complessa battaglia mondiale al Covid19: come racconta Margherita De Bac sul Corriere della Sera, nelle ultime linee guida dell’Oms vi sarebbero anche le terapie sperimentali da poter somministrare ai contagiati di Coronavirus che comprendono un farmaco già molto noto alla scienza. Si tratta del Remdesivir, un antivirale prodotto dalla azienda Usa Gilead Sciences già usato contro il virus Ebola ma con possibili funzioni positive anche contro questo nuovo tipo di coronavirus. Mentre gli infettivologi e virologi che abbiamo sentito in questi giorni confermano tutti come i tempi per un vaccino efficace su larga scala saranno tra l’1 e i 2 anni di tempistica, i test sul Remdesivir sono già cominciati. «Potrebbe essere la soluzione», ha spiegato ieri il capo missione in Cina dell’ Oms, Bruce Aylward informando come quel farmaco sia già stato somministrato a diversi pazienti nell’ospedale di Wuhan, ma non solo. Il Remdesivir è stato utilizzato anche nei tre pazienti curati allo Spallanzani, di fatto tutti guariti (il marito cinese è ancora in reparto ma in netto miglioramento, la moglie sta per essere dimessa esattamente come avvenuto giorni fa al giovane ricercatore rientrato dalla Cina): i malati di Coronavirus di tutta la Lombardia stanno venendo curati con questo farmaco considerata ancora sperimentale ma con già buoni risultati.
IL FARMACO ANTI-EBOLA USATO CONTRO IL CORONAVIRUS
Raggiunto dal Corriere in merito al possibile farmaco anti-Coronavirus, il direttore dipartimento clinico e di ricerca sulle malattie infettive dello Spallanzani Nicola Petrosillo ammette «I nostri tre casi non possono fare letteratura. Però è una terapia molto promettente, senza effetti collaterali di rilievo». In merito alla possibilità di comprendere a fondo perché un antivirale studiato per un virus differente sia attivo anche contro il nuovo agente infettivo del Covid19, Petrosillo sottolinea «Sono molecole capaci di agire su determinati meccanismi, comuni ai virus. In questo caso la terapia interviene bloccando la replicazione virale all interno della cellula». I risultati dell’uso del Remdesivir sui pazienti cinesi di Wuhan saranno pubblicati in aprile ma l’Oms già lo aveva prescritto perché di fatto, secondo studi passati, proprio quel farmaco costituisce un aiuto terapeutico in una situazione di emergenza assieme ad una combinazione di antivirali particolari contro l’Hiv. Ancora ieri da Pechino, il rappresentante dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ha spiegato «Al momento esiste un solo farmaco che riteniamo possa avere una reale efficace». Intanto in Usa proseguono i primi test al vaccino anti Sars-Cov2 con i dati clinici che verranno resi noti nei prossimi mesi.