Non si ferma il lavoro degli scienziati impegnati nello sviluppo del primo vaccino contro il Coronavirus. Buone notizie giungono dall’Israele dove un team di scienziati sarebbero ormai in dirittura d’arrivo. A dare l’annuncio ufficiale, spiega Askanews, è stato il ministro israeliano della Scienza e della Tecnologia, Ofir Akunis. Se tutto dovesse procedere secondo i piani, il vaccino potrebbe vedere la lice entro tre settimane e disponibile in circa 90 giorni. Si accorciano così i tempi previsti da circa due anni, come era inizialmente emerso a tre mesi. Akunis si è così complimentato per l’importante notizia: “Congratulazioni al MIGAL (Galilee Research Institute, ndr) per questa eccitante svolta. Sono fiducioso che ci saranno ulteriori rapidi progressi, che ci consentiranno di fornire una risposta necessaria alla grave minaccia globale COVID-19”. Negli ultimi quattro anni, un team di scienziati MIGAL ha realizzato un vaccino contro il virus della bronchite infettiva, malattia che colpisce il pollame. Chen Katz, a capo del team, ha commentato: “Il nostro concetto di base era quello di sviluppare la tecnologia, e non specificamente un vaccino per questo tipo o quel tipo di virus”. Quindi ha aggiunto che “il quadro scientifico per il vaccino si basa su un nuovo vettore di espressione proteica, che forma e secerne una proteina solubile chimerica che trasporta l’antigene virale nei tessuti della mucosa mediante endocitosi autoattivata, inducendo l’organismo a formare anticorpi contro il virus”.



VACCINO ANTI CORONAVIRUS: I TEMPI DI REALIZZAZIONE E DISTRIBUZIONE

Nella ricerca del vaccino contro il Coronavirus, Katz ha spiegato che si è deciso di scegliere proprio il COVID-19 “come modello per il nostro sistema, proprio come una prova di concetto per la nostra tecnologia”. Dopo che gli studiosi hanno sequenziato il DNA del nuovo coronavirus e lo hanno esaminato, hanno scoperto che il coronavirus del pollame è geneticamente simile a quello umano e che usa lo stesso meccanismo di infezione. Ciò aumenta la probabilità di ottenere un vaccino umano efficace in un periodo di tempo molto breve, appunto di poche settimane, come previsto. “Tutto ciò che dobbiamo fare è adattare il sistema alla nuova sequenza”, ha spiegato Katz. “Siamo nel mezzo di questo processo e speriamo che tra qualche settimana avremo il vaccino nelle nostre mani”. Ovviamente se ciò dovesse accadere, lo stesso vaccino passerebbe poi attraverso un processo regolatorio caratterizzato da studi clinici e dalla successiva produzione su larga scala. “Data l’urgente necessità globale di un vaccino contro il coronavirus umano, stiamo facendo tutto il possibile per accelerare lo sviluppo”, ha affermato David Zigdon, CEO di MIGAL, secondo il quale il vaccino potrebbe “ottenere l’approvazione della sicurezza in 90 giorni”. In cosa consiste nel concreto? Dovrebbe trattarsi di un vaccino orale che lo renderà accessibile al grande pubblico.

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