L’Agenzia europea per i medicinali ha approvato il vaccino AstraZeneca. Si tratta di un’autorizzazione condizionata, come nel caso dei vaccini Pfizer e Moderna, che vale per le persone a partire dai 18 anni di età. Dunque, non è stato fissato un limite di età, visto che nelle ultime ore in Germania e Italia si sta valutando la possibilità di fissarla a 65 anni, d’altra parte non è somministrabile ai minori di 18 anni, mentre con Pfizer è possibile dai 16 anni in su. «Il comitato per i medicinali per uso umano dell’EMA (CHMP) ha valutato a fondo i dati sulla qualità, la sicurezza e l’efficacia del vaccino e ha raccomandato per consenso la concessione di un’autorizzazione formale condizionata all’immissione in commercio da parte della Commissione europea», recita il comunicato ufficiale.



Emer Cooke, direttore esecutivo dell’Ema, ha commentato: «Con questo terzo parere positivo, abbiamo ulteriormente ampliato l’arsenale di vaccini a disposizione degli Stati membri dell’UE e dello SEE per combattere la pandemia e proteggere i loro cittadini».

VACCINO ASTRAZENECA, “DATI INSUFFICIENTI SU OVER 55”

Ema ha precisato che sono stati condotti 4 studi clinici in Regno Unito, Brasile e Sudafrica che hanno confermato la sicurezza del vaccino AstraZeneca, ma l’Ema ha basato il suo giudizio sui risultati di due studi, uno nel Regno Unito e l’altro in Brasile. Dall’analisi è emerso che riduce del 59,5% il numero di casi sintomatici di Covid e che ha un’efficacia del 60%. Inoltre, la maggior parte dei partecipanti ai trials avevano tra 18 e 55 anni, mentre non ci sono sufficienti dati su soggetti oltre 55 anni per avere una percentuale sull’efficacia anche in questa fascia. «Tuttavia, ci si aspetta una protezione, dato che una risposta immunitaria viene vista in questo gruppo di età e sulla base dell’esperienza con altri vaccini». Alla luce del fatto che «ci sono informazioni affidabili sulla sicurezza in questa popolazione, gli esperti scientifici dell’EMA hanno ritenuto che il vaccino possa essere usato negli adulti più anziani. Si attendono maggiori informazioni dagli studi in corso, che includono una maggiore proporzione di partecipanti anziani».



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