«Il vaccino AstraZeneca non è certo di Serie B». Così Matteo Bassetti dopo la decisione del Sudafrica di sospendere la somministrazione di questo siero per gli effetti ridotti sulla variante di coronavirus che circola lì. «È sbagliatissimo quello che sta succedendo nel nostro Paese, c’è campagna denigratoria ingiustificata», ha dichiarato all’AdnKronos Salute il direttore della Clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova e membro dell’Unità di crisi Covid-19 della Liguria. Bassetti ha spiegato che l’efficacia del vaccino AstraZeneca potrebbe essere più bassa in Sudafrica perché quella è «la variante predominante e su questa il vaccino non sembra funzionare».
Le situazioni sono, quindi, differenti. «Un conto è quello che succede da noi e nel resto d’Europa, dove abbiamo la variante inglese, ma quella brasiliana e sudafricana sono quasi nulle». Il problema per Matteo Bassetti è «se il vaccino è in grado di ridurre in maniera importante i decessi e le ospedalizzazioni». E il vaccino di AstraZeneca «è in grado di farlo nel 100% dei casi».
BASSETTI “COME SFRUTTARE VACCINO ASTRAZENECA”
Matteo Bassetti ha le idee chiare sul vaccino AstraZeneca. Non ci deve interesse se non faccia avere i sintomi del coronavirus, come febbre o astenia, aspetto per il quale l’efficacia è del 64%, ma che il vaccinato non muoia o non finisca in rianimazione. «In questo il vaccino è efficace nel 100% degli immunizzati», ha spiegato all’AdnKronos Salute. D’altra parte, ci sono vaccini migliori di quello di AstraZeneca. «Per esempio potremmo aprire allo Sputnik e poi arriverà quello di J&J ma qui la cosa che conta è il tempo». Secondo l’infettivologo aspettare 6-9 mesi per vaccinare gli italiani è troppo, bisogna procedere ora. In tal senso, il vaccino di AstraZeneca può «diventare lo strumento per mettere in sicurezza la parte produttiva del Paese». Per velocizzare le vaccinazioni, però, bisogna coinvolgere anche i medici di famiglie e le farmacie, usare grandi spazi. «Ma facciamo presto. Poi quando arriveranno altri vaccini valuteremo, ma partiamo e vacciniamo. Basta discutere». Non c’è tempo da perdere.