Massimo Galli, responsabile del reparto Malattie Infettive dell’ospedale Sacco di Milano, ha parlato nelle scorse ore ai microfoni di Adnkronos Salute circa la questione connessa al ritiro del lotto dei vaccini AstraZeneca: “Era prevedibile che si registrassero rinunce alla vaccinazione – ha dichiarato –. Purtroppo questa vicenda è stata quanto di più intempestivo potesse capitare, ma bisogna pensare che su 10 milioni di vaccinati con un qualsiasi vaccino è praticamente certo che, nell’arco dei 6 giorni successivi alla vaccinazione, si verificheranno 6 decessi per morte improvvisa.
Ma sono 6 decessi che su 10 milioni di persone si verificano sempre, indipendentemente dal fatto che ci sia stato o no il vaccino. Si tratta di eventi attesi. Ci sarà, su un numero dato di persone, un certo numero di infarti, di ictus e così per le diverse patologie“. Secondo Galli, dunque, è d’uopo rammentare che, malgrado i dubbi sorti fra gli italiani, le coincidenze non solo esistono, ma sono anche previste: “Occorre tenere i nervi saldi, non possiamo purtroppo evitare che sorgano le perplessità, anche se sono profondamente sbagliate”.
MASSIMO GALLI E ASTRAZENECA: “CONTA SOLTANTO VACCINARE”
Massimo Galli ha poi sottolineato, sempre sulle colonne dell’agenzia Adnkronos, che il vaccino AstraZeneca “ha dato comunque una prestazione più che sufficiente per garantire una risposta immunitaria alla grande maggioranza delle persone giovani e sane o alle meno giovani ma in buona salute. Personalmente, se non avessi fatto già la vaccinazione, e se, con le informazioni attuali, mi avessero proposto oggi di fare il vaccino AstraZeneca, l’avrei fatto senza esitazione”. Ora come ora, l’esperto si è più che altro detto preoccupato per questa recrudescenza pandemica, che sta tenendo sotto scacco l’Italia intera: “È fondamentale cercare di fermare una terza ondata, potente, che farà molti morti e che, in larga misura, è già partita. Serve vaccinare, vaccinare, vaccinare. Soprattutto in questo momento in cui la pandemia impenna verso l’alto: ciò che importa sopra ogni cosa è proteggersi. Al fine di evitare le chiusure, che sono dolorose per tutti, è necessario vaccinare molte persone”. È corsa contro il tempo, dunque.