Mentre in Europa lentamente la campagna dei vaccini AstraZeneca riprende quota dopo il via libera di EMA (Agenzia del Farmaco Europea), esplode un caso sospetto in Georgia dove un’infermiera 27enne è purtroppo morta ieri dopo essere stata sottoposta al vaccino anglo-svedese nella giornata del 18 marzo.

Al momento non è esclusa nessuna pista dato che la povera sanitaria – Megi Bakradze – è andata in shock anafilattico poche ore dopo l’iniziezione subita nella regolare campagna vaccinale della regione dell’Agiaria, a Akhaltsikhe: la ragazza è stata portata nella capitale Tbilisi ma i medici non sono riusciti a salvarla in tempo. La notizia giunta in Italia tramite “Il Messaggero” riporta del caos generato in Georgia con l’immediata sospensione delle vaccinazioni in quella particolare area del Paese.



ASTRAZENECA, CAOS IN GEORGIA

I parenti della giovanissima infermiera hanno spiegato ai media locali che la ragazza «non aveva malattie pregresse» e proprio per questo motivo l’inchiesta è subito scattata, specie nei giorni in cui in tutta Europa la polemica sul vaccino AstraZeneca è rimasta legata a quei 25 casi di “tromboembolie” su 20milioni di vaccinati totali tra Ue e Uk. Al momento non vi sono che relazioni temporali tra i casi avvenuti, compresa quella sfortunata della giovane infermiera georgiana, ma i giudizi iniziano ad indagare: l’ipotesi principale riguarda una grave e rara reazione allergica al vaccino AstraZeneca che potrebbe essere legato ad una particolare predisposizione di Megi Bakradze e non tanto di problemi connaturati al siero inglese. Così almeno ha spiegato Levan Ratiani, direttore del First University Hospital di Tbilisi, alla tv georgiana: dopo forti pressioni dell’opinione pubblica, il Governo non ha comunque interrotto la campagna vaccinale ma ha disposto che venga effettuata solo nei centri vaccinali laddove sono presenti unità di terapia intensiva.



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