Il vaccino anti Covid di AstraZeneca può incrementare il rischio di gravi patologie neurologiche, in particolare della sindrome di Guillain-Barré. A darne notizia è il quotidiano britannico Telgraph, citando una ipotesi degli scienziati dell’University College London (UCL), i quali hanno riscontrato un aumento di casi di questa malattia nelle prime 2-3 settimane post vaccinazione, ma solo per AstraZeneca, quindi non per Pfizer e Moderna. Gli scienziati hanno anche individuato la possibile causa di questo fenomeno, che peraltro spiegherebbe perché sono stati riscontrati casi con AstraZeneca e non con i vaccini a mRna. Il vaccino di AstraZeneca usa un adenovirus di scimpanzé indebolito per rilasciare la proteina spike del coronavirus nell’organismo, quindi gli scienziati hanno ipotizzato che una reazione proprio all’adenovirus possa essere responsabile dell’aumento dei casi. Solitamente l’adenovirus causa il comune raffreddore, ma gli scienziati ritengono che confondere il sistema immunitario. Ma siamo solo nel campo delle ipotesi, inoltre l’aumento dei casi non è allarmante.



“FORSE ADENOVIRUS È LA CAUSA”

«Al momento non sappiamo perché un vaccino possa causare questi piccolissimi aumenti di GBS», precisa il professor Michael Lunn (UCL Queen Square Institute of Neurology), come riportato dal Telegraph. Riguardo la causa di tale lieve aumento di casi di sindrome di Guillain-Barré dopo la somministrazione del vaccino di AstraZeneca, l’esperto spiega: «Può darsi che si verifichi un’attivazione immunitaria non specifica nei soggetti suscettibili, ma se così fosse rischi simili potrebbero applicarsi a tutti i tipi di vaccino. È quindi logico suggerire che il vettore adenovirus, spesso utilizzato per sviluppare vaccini, compreso quello di AstraZeneca, possa essere responsabile dell’aumento del rischio». I vaccini con adenovirus sono usati contro un’ampia varietà di virus, non solo il coronavirus, basti pensare a tubercolosi, HIV e malaria. Considerando che la sindrome di Guillain-Barré nel Regno Unito colpisce ogni anno circa 1.500 persone e che per il 30-40% di queste le cause non siano chiare, l’ipotesi per i ricercatori è che l’adenovirus abbia un ruolo.



“BENEFICI COMUNQUE SUPERIORI AI RISCHI”

Dunque, è una questione che non riguarda solo i vaccini anti Covid, ma aver rilevato questo piccolo aumento di casi della sindrome di Guillain-Barré dopo la vaccinazione con AstraZeneca potrebbe aiutare a individuarne la causa. Infatti, durante la campagna di vaccinazione contro l’influenza suina del 1976 negli Stati Uniti, si è registrato un piccolo aumento di GBS associato al vaccino antinfluenzale di allora. Questo ha portato gli scienziati a interrogarsi riguardo un possibile effetto simile per i vaccini Covid. Intanto dagli Stati Uniti arrivano dati che suggeriscono come la questione possa riguardare anche il vaccino Johnson & Johnson di Janssen, che usa anch’esso un sistema di ingresso adenovirus. «Sappiamo che Pfizer e Moderna non causano la BDS, ma Johnson & Johnson e AstraZeneca sì e l’unico legame in comune è il vettore adenovirus, anche se quello di J&J è un adenovirus umano, ma è simile e le implicazioni sono ampie perché gli adenovirus sono usati in molti vaccini e terapie genetiche», spiega il professor Lunn. D’altra parte, sottolinea che «i benefici di questi vaccini sono enormi, mentre i rischi sono minimi e non ci sono molti vettori virali da usare, ma è bene che il pubblico sia consapevole dei rischi. E in teoria se sappiamo quale virus causa la GBS, possiamo disattivarlo e potremmo essere in grado di prevenire la progressione della malattia».



LO STUDIO E LA REPLICA DI ASTRAZENECA

I ricercatori dell’UCL hanno, quindi, condotto uno studio, pubblicato sulla rivista scientifica Brain, basato sul database del servizio sanitario nazionale inglese per monitorare i tassi di casi di GBS in relazione all’introduzione della vaccinazione. Tra gennaio e ottobre 2021 sono stati registrati 996 casi di GBS, ma tra marzo e aprile 2021 si è verificato un insolito picco di segnalazioni di GBS. In questi due mesi sono stati registrati circa 140 casi al mese rispetto ai tassi storici di circa 100 al mese, quindi è un aumento del 40%. L’analisi ha evidenziato che 198 casi di GBS (20%) si sono verificati entro 6 settimane dalla prima dose di vaccinazione Covid-19 in Inghilterra. Nel complesso, dopo la prima dose del vaccino di AstraZeneca si sono verificati 5,8 casi di GBS in eccesso per milione di dosi di vaccino, pari a un eccesso totale assoluto tra gennaio-luglio 2021 di 98-140 casi. Dunque, è un tasso è ancora significativamente inferiore al tasso di GBS su mille associato al Campylobacter. Ricordiamo che la sindrome di Guillain-Barré (GBS) è una malattia neurologica che provoca intorpidimento e dolore muscolare, inoltre può ostacolare movimenti, deambulazione, deglutizione e, in alcuni casi, persino la respirazione.

Il quotidiano britannico Telegraph riporta il commento di un portavoce di AstraZeneca, il quale ricorda che «la sindrome di Guillain-Barre (GBS) è stata segnalata molto raramente in seguito alla vaccinazione con Vaxzevria», ma è un fattore di rischio noto, infatti «il numero ridotto di casi di GBS è simile agli aumenti registrati in precedenza in altre campagne di vaccinazione di massa». Inoltre, rimarca che il vaccino di AstraZeneca è stato somministrato a un numero maggiore di persone rispetto a qualsiasi altro vaccino durante l’arco di tempo preso in esame.