Giungono i primi risultati positivi in merito al vaccino-cerotto anti covid. A differenza di quanto accade attualmente in tutto il mondo, dove gli anticorpi contro il coronavirus vengono iniettati tramite puntura, si applica un cerotto sulla cute in un’unica dose per contrastare l’infezione. Si tratta di una vaccinazione che se dovesse trovare applicazione, potrebbe rappresentare una vera e propria svolta, soprattutto per i paesi poveri visto che la soluzione è low cost e conservabile a lungo termine a temperature ambiente. Inoltre, potrebbe convincere a vaccinarsi anche coloro che hanno paura degli aghi e che di conseguenza non si sono al momento sottoposti al vaccino anti covid.
Stando all’ultimo studio pubblicato sulla rivista Science Advances, sono stati mostrati i primi risultati emersi dai test condotti dalla Università del Queensland e del Texas, al momento effettuati sugli animali. Il vaccino rivoluzionario sembrerebbe indurre una forte risposta anticorpale, di conseguenza, pare sia efficace nel contrastare la pandemia, ma ovviamente ci vorranno altri test affinchè arrivi l’approvazione finale da parte della Food and drug administration, la Fda.
VACCINO CEROTTO ANTI COVID: 5.000 MINI AGHI IMPERCETTIBILI
Ma come funziona nel dettaglio questo cerotto? In poche parole al suo interno vi sono ben 5.000 micro-aghetti impercettibili all’uomo, che somministrano attraverso la cute Hexapro, un farmaco già in fase di sperimentazione clinica, che si basa su una versione modificata della protenia virale Spike, rendendola più stabile e più a lungo.
Come specificato sopra, si tratta di un vaccino low cost, facilmente producibile su vasta scala e che si conserva bene a temperatura ambiente (circa 25 gradi), e anche per più di 30 giorni; inoltre, è in grado di resistere a temperature elevate (40 gradi), per una settimana, di conseguenza in paesi poveri come l’Africa o il sud est asiatico, ma anche il Sud America, e in generale dove non vi sono strutture sanitaria all’avanguardia, sarebbe facilmente utilizzabile. Dai test sembra dare una risposta immunitaria maggiore rispetto al vaccino classico: a questo punto non ci resta che attendere i prossimi aggiornamenti.