I ricercatori della Washington University di Seattle hanno concluso la prima fase di trial di un vaccino sperimentale contro il cancro al seno. A partecipare allo studio, come riportato da Repubblica, sono state 66 donne con carcinoma mammario in stadio avanzato. I risultati, nei dieci anni successivi alla somministrazione, sono stati entusiasmanti. Il siero si è infatti dimostrato sicuro e capace di generare una risposta immunitaria forte contro la proteina tumorale Her2.



La sicurezza in particolare si manifesta nel fatto che nei dieci anni di osservazione il vaccino non ha innescato una risposta autoimmune contro altri tessuti sani. Il problema in questione non si è manifestato tra gli effetti collaterali in nessuna delle 66 pazienti coinvolte nello studio. “Gli effetti collaterali più comuni, che abbiamo osservato in circa la metà delle pazienti, erano molto simili a quelli che si vedono con i vaccini contro il Covid: arrossamento e gonfiore al sito di iniezione e un po’ di febbre, brividi e sintomi simil-influenzali”, ha spiegato Mary Nora L. Disis, direttrice del Cancer Vaccine Institute alla Washington di Seattle e prima autrice della pubblicazione.



Vaccino contro cancro al seno: è efficace?

Per sapere con precisione se e quanto il vaccino contro il cancro al seno è efficace, tuttavia, sarà necessario attendere i risultati delle altre fasi del trial, dato che la prima si occupa soltanto di verificare che il siero sia sicuro. Bisognerà in un secondo momento comprendere se quest’ultimo possa rallentare o prevenire la progressione del cancro. I presupposti però sembrerebbero buoni.

A distanza di dieci anni dalla somministrazione, infatti, l’80% delle 66 pazienti che hanno partecipato allo studio sono ancora vive. Un ottimo risultato, se si considera che un tumore del seno aggressivo come quello preso in considerazione tende a dare in molti casi delle recidive, la cui sopravvivenza in cinque anni è di circa il 50%.