Anche Inovio Pharmaceuticals registra risultati promettenti dalla sperimentazione del suo candidato vaccino contro il coronavirus. Si chiama INO-4800 e ha riportato dati interessanti dagli studi preclinici condotti su topi e cavie. Ha infatti generato anticorpi neutralizzanti “robusti” e risposte delle cellule T contro il virus Sars-CoV-2, che causa l’infezione nota come Covid-19. I risultati di questi studi sono stati pubblicati sulla rivista Nature Communications. «Questi risultati positivi del nostro vaccino a Dna sono frutto anche di quelli raccolti dal vaccino contro il coronavirus che causa la Mers». Il vaccino prende di mira la proteina spike di Sars-CoV-2: tre test hanno confermato che neutralizza il virus e produce anticorpi in grado di bloccare l’infezione. Inovio sta lavorando a questo vaccino con Wistar Institute, Università del Texas, Public Health England, Fudan University e Advaccine. A inizio maggio ha firmato un accordo con l’azienda tedesca Richter-Helm BioLogics per la produzione su larga scala del vaccino INO-4800.
VACCINO INOVIO: “ANTICORPI NEUTRALIZZANO CORONAVIRUS”
I ricercatori hanno anche osservato anticorpi anche nei polmoni degli animali vaccinati, ciò è considerato importante per la protezione dal nuovo coronavirus. Ma sono stati riscontrati anche alti livelli di risposta delle cellule T. Inovio ora prevede di riportare i dati preliminari sulla sicurezza del vaccino e sule risposte immunitarie in un trial clinico di Fase I il mese prossimo. Inoltre, ha programmato l’inizio di un trial di efficacia di Fase II/III a luglio-agosto. Va sottolineato che gli scienziati hanno dimostrato l’attività di neutralizzazione del virus usando tre test separati per testare la capacità del vaccino di generare anticorpi in grado di bloccare l’infezione. Ad oggi la Coalition for Epidemic Preparedness Innovations (CEPI), la Fondazione Bill & Melinda Gates e il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti hanno contribuito in maniera significativa al progresso e alla realizzazione di questo vaccino. Questi risultati fanno dunque ben sperare e confermano la corsa mondiale per un vaccino anti Covid-19.