Sono numerosi i vaccini in via di sperimentazione in tutto il mondo, compreso, come vi abbiamo spiegato nel focus più sotto, quello congiunto fra un’azienda di Pomezia e l’università di Oxford. A riguardo ha parlato così Piero Di Lorenzo, numero dell’azienda romana che sta appunto lavorando alla cura: “Abbiamo iniziato a produrre i primi vaccini tre settimane fa e a fine aprile ne manderemo un primo lotto a Oxford: la sperimentazione sui volontari sani parte a giugno in Inghilterra ma non è detto che non si faccia anche in Italia visto che il Regno Unito oggi non fornisce una validazione anche per paesi dell’Unione Europea”. Obiettivo, arrivare a settembre con il “vaccino” da somministrare alle categorie più a rischio: “Lavoriamo per essere pronti a settembre per distribuire il vaccino ‘in via compassionevole’ alle categorie più a rischio”. Grazie a “due expertise già testate sull’uomo, quella dello Jenner sul vaccino contro la Mers, che è già testato in Arabia Saudita, e la nostra piattaforma che è già stata usata per validare il vaccino contro l’Ebola”, i ricercatori possono correre “più velocemente laddove in tempi normali ci sarebbero voluti 5-6 anni”. Ma guai a pensare che il vaccino possa essere pronto in tempi brevi: “Prima di produrre sei miliardi di dosi di vaccino – conclude – non passeranno mesi, ma anni”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
VACCINO CORONAVIRUS ITALIA-GRAN BRETAGNA, A FINE APRILE SPERIMENTAZIONE SULL’UOMO
Passi avanti importanti con l’obiettivo di individuare il prima possibile un vaccino anti-coronavirus, una cura contro il covid-19 che possa fare tornare la gente a vivere la vita di prima. Come riferito da numerosi organi di informazione online in queste ore, da fine mese partiranno i test sull’uomo del vaccino che si sta producendo presso l’azienda Advent-Irbm di Pomezia, in collaborazione con lo Jenner Institute dell’università di Oxford. A riferirlo è stato l’amministratore delegato dell’azienda italiana, Piero Di Lorenzo, specificando che i test cominceranno in Inghilterra su un campione di 550 persone, tutti volontari sani che si sono appunto offerti di testare la cura contro il coronavirus. Secondo quanto spiegato da Di Lorenzo, la previsione è quella “rendere utilizzabile il vaccino già a settembre per vaccinare personale sanitario e Forze dell’ordine in modalità di uso compassionevole”.
VACCINO CORONAVIRUS ITALIA-GRAN BRETAGNA “E’ IN FASE FINALE”
“E’ ormai in fase finale la trattativa per un finanziamento di rilevante entità – ha proseguito il numero uno dell’Advent-Irbm – con un pool di investitori internazionali e vari governi interessati a velocizzare ulteriormente lo sviluppo e la produzione industriale del vaccino”. Dopo alcuni test in laboratorio, si è deciso di passare immediatamente alla sperimentazione sull’uomo dopo essere stata “sufficientemente testata la non tossicità e l’efficacia del vaccino sulla base dei risultati di laboratorio, che sono stati particolarmente efficaci”. Una notizia senza dubbio positiva, e la speranza, ora, che il vaccino possa dare le risposte sperate. Nella giornata di ieri, a riguardo, aveva parlato Alberto Villani, membro del comitato scientifico italiano, spiegando a proposito del vaccino che “normalmente per arrivare ad un vaccino da commercializzare il tempo medio è di 2-3 anni. In quest’occasione penso che i tempi saranno molto molto più brevi, sicuramente non saranno quelli abituali per un vaccino”. Villani aveva concluso dicendo di essere fiducioso che si possa “ottenere qualcosa in tempi straordinariamente rapidi e questo ci conforta molto”.