L’annualizzazione della dose di richiamo della vaccinazione contro il Covid-19 potrebbe diventare presto realtà. In Francia, il Ministero della Salute vuole anticipare la prossima campagna vaccinale, cominciando a programmare il prossimo anno. L’Alta Autorità per la Salute (HAS) raccomanda, in un documento pubblicato venerdì 24 febbraio, una dose aggiuntiva, dall’autunno, per le persone più a rischio di forma grave della malattia, spiega Le Monde.
Per ragioni di semplificazione e “per motivi di mobilitazione e logistica”, l’autorità indipendente propone di abbinare questa campagna di vaccinazione a quella per l’influenza, come avvenuto nell’autunno del 2022. Il parere dell’autorità viene generalmente seguito dal governo. L’Alta Autorità ha consigliato il richiamo per tutte le persone di età pari o superiore a 65 anni, coloro che soffrono di comorbidità (ipertensione, cuore, vascolari, fegato, reni, polmoni, diabete, obesità, tumori, trapiantati, persone con trisomia 21, disturbi psichiatrici o demenza), donne in gravidanza, persone immunocompromesse. Oltre a queste, una dose aggiuntiva viene consigliata anche per le persone che lavorano con immunocompromessi o vulnerabili, compresi gli operatori sanitari e coloro che lavorano nelle strutture medico-sociali.
Vaccino Covid-19, il richiamo non per tutti
Nell’elenco delle persone che soffrono di comorbidità, l’Alta Autorità per la Salute (HAS) ha inserito anche i bambini piccoli, dai 6 mesi, in conformità con il parere del 19 dicembre 2022 che raccomandava di aprire questa vaccinazione ai bimbi da 6 mesi a 4 anni a rischio forme gravi. Il vaccino Pfizer ha ottenuto un’estensione per questa fascia di età per la quale fino ad allora non era disponibile alcun vaccino, come sottolinea Le Monde.
“Attualmente circolano solo le sottovarianti della famiglia Omicron, con limitate conseguenze sulla salute; inoltre, l’immunità cellulare è ancorata da molto tempo” ha spiegato Elisabeth Bouvet, presidente della commissione tecnica per le vaccinazioni dell’HAS. “Quindi, finché c’è una circolazione silenziosa di un virus a bassa virulenza, la strategia vaccinale non deve mirare alla popolazione generale” ha spiegato ancora. Le Monde definisce “inaspettata” la decisione dell’HAS, che ha scritto nel report che la vaccinazione primaria non è più raccomandata per la popolazione generale. “Non raccomandiamo più le vaccinazioni per la popolazione generale. Riteniamo che la quasi totalità della popolazione non a rischio di forma grave sia già stata a contatto con il virus almeno una volta, sia per infezione che per vaccinazione” ha aggiunto Bouvet.