Il vaccino anti-Covid si è confermato efficace nel prevenire le infezioni anche nei bambini tra i 5 e gli 11 anni. A dirlo è la FDA (Food and Drug Administration), che nella notte ha pubblicato i risultati della sua analisi sul siero di Pfizer in vista della riunione in cui la prossima settimana dovrà discutere se dare il via libera alla vaccinazione di circa 28 milioni di bambini americani. L’Agenzia federale del farmaco statunitense nelle sue conclusioni ha evidenziato come in quasi tutti gli scenari i benefici del vaccino nel prevenire l’ospedalizzazione e la morte superino eventuali effetti collaterali. Ma cosa accadrà adesso? Nel caso in cui, come appare probabile alla luce di questi risultati, la Fda autorizzasse l’immunizzazione con Pfizer, i CDC (Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie) emetteranno a pochi giorni di distanza le loro raccomandazioni su chi potrà ricevere le dosi nella prima settimana di novembre.
FDA CONFERMA EFFICACIA VACCINO PFIZER SU BAMBINI 5-11 ANNI
Pfizer dal canto suo ha affermato nelle scorse ore che in uno studio clinico su bambini di età compresa fra 5 e 11 anni il suo vaccino ha mostrato un’efficacia del 90,7% contro il coronavirus. I bambini under 12 coinvolti nel trial hanno ricevuto due dosi da 10 microgrammi, ovvero inferiore di un terzo rispetto a quella somministrata alle popolazioni di età superiore (30 microgrammi). La sperimentazione clinica ha coinvolto un campione di 2.268 bambini, il doppio di quelli che hanno ricevuto un placebo: Pfizer ha detto di aver provveduto ad ampliare la platea per migliorare i suoi dati sulla sicurezza. Della coorte di bambini reclutati soltanto 3 di coloro che hanno ricevuto il vaccino hanno contratto il virus contro i 16 che hanno avuto il placebo. Per quanto riguarda gli eventi avversi, dai documenti informativi non emergono nuovi problemi di sicurezza nel gruppo allargato di bambini. Già in precedenza Pfizer avava dichiarato che il profilo di sicurezza nella fascia di età era generalmente paragonabile a quello dei ragazzi dai 16 ai 25 anni. La seconda coorte di bambini è stata controllata per un tempo più breve. Tutti avevano ricevuto la seconda dose e più del 70% era a più di due settimane dalla seconda dose. Sia per quanto concerne il vaccino Pfizer/BioNTech che per il vaccino Moderna Inc sono stati osservati rari casi di miocardite, specialmente nei giovani uomini; secondo Pfizer il tasso è però inferiore a quello osservato nei vaccinati tra 12 e 15 anni. Inoltre ha stimato che il numero di ricoveri per Covid evitati grazie alla vaccinazione è molte volte superiore rispetto al numero potenziale di casi di questa infiammazione cardiaca, reversibile nella maggior parte dei casi.