Il programma di Rete 4, Fuori dal Coro, appuntamento fisso del mercoledì sera, si è soffermato ieri sul vaccino covid, e sui pericoli nei confronti delle donne in gravidanza. “Col senno di poi avrei evitato la vaccinazione, mi sento che mi hanno fatto del male”, racconta una donna che incinta del secondo figlio si è vaccinata contro il covid per poi avere poco dopo un aborto. “E’ stato un dolore molto forte – racconta ancora la donna, perchè oltre che fisico, a livello di cuore. quello che forse ci ha fatto male è che non ci è stata data una spiegazione”. Dopo l’aborto la donna ha fatto la terza dose di vaccino per poi rimanere nuovamente incinta: “A 31 settimane siamo state operate perchè il feto aveva una cisti ovarica”. I medici non sono riusciti a dare alcuna spiegazione su quanto stesse accadendo, e Fuori dal Coro fa notare che non si tratta di un caso isolato.



“A un mese mezzo di età il bambino è entrato in coma con 900 di glicemia – la testimonianza di un’altra donna – il bimbo è stato portato in reparto di terapia intensiva neonatale in cui gli hanno salvato la vita letteralmente”. La donna in questione lavora nella sanità ed è stata obbligata a vaccinarsi anche se incinta. Il bimbo è nato prematuro, e giorno dopo giorno stava sempre peggio: “Ci hanno ricoverato assieme, abbiamo fatto 20 giorni di ricovero e fortunatamente è sopravvissuto, io oggi festeggio il compleanno della nascita e quello della rinascita”, aggiunge la madre. Purtroppo al bimbo è stato diagnosticato un diabete di tipo rarissimo che lo accompagnerà tutta la vita. “Il bimbo ha una particolare malformazione genetica molto rara, la cosa assurda è che la mutazione non c’era nel codice genetico mio e del mio compagno ma c’è nel suo”.



VACCINO COVID ALLE DONNE IN GRAVIDANZA, I DATI DI PFIZER

Come è possibile? Non sono state date delle risposte, è stata colpa del vaccino contro il covid? Secondo uno studio condotto da Pfizer sulla sicurezza del vaccino covid sulle donne, si evidenzia un aumento di anomalie congenite e ritardo dello sviluppo superiore di 3,8 volte nei figli nati da mamme vaccinate. Il pediatra Amando Ceccarelli, aggiunge: “Questo tipo di risultato dimostra che effettivamente c’è un nesso fra il vaccino e il danno”.

Pfizer ha quindi dimostrato che vaccinare le donne in gravidanza sia rischioso ma nella campagna di vaccinazione del ministero della salute dello scorso inverno compare, nell’elenco delle persone a cui è raccomandato il vaccino, anche le donne in gravidanza, in qualsiasi trimestre. “Sentire ancora la campagna vaccinale in quelle donne che hanno il miracolo della vita – aggiunge la prima donna di sopra – con loro è disarmante e fa rabbia perchè può succedere, come è successo a me”.



VACCINO COVID ALLE DONNE IN GRAVIDANZA, “MALFORMAZIONI CHE ACCOMPAGNANO IL BIMBO…”

L’altra madre aggiunge: “Sono malformazioni che poi accompagneranno i bimbi per tutto il resto della loro vita, non vi viene da dire, ok sospendiamo un attimo, facciamo due controlli in più”. Si continua invece a raccomandare la vaccinazione alle donne in gravidanza, nonostante Pfizer, nell’ultimo foglietto illustrativo aggiornato a settembre, scriveva chiaramente: “I dati per l’uso sulle donne in gravidanza non sono ancora disponibili”, ma in realtà i dati ci sono e dimostrano appunto il rischio di avere bimbi con anomalie congenite 4 volte di più.

“Abbiamo finalmente dei dati certi – precisa Ceccarelli – da cui partire, il rapporto rischio-beneficio deve essere valutato più attentamente sulle donne in gravidanza alla luce di questi studi”. La prima madre chiosa “Perchè si continua a vaccinare? Io ci ho creduto e ne ho pagate le conseguenze”, e l’altra: “Se io mi rivolgo al medico mi rivolgo perchè ho fiducia e mi aspetto che tenga alla mia salute e a quella del nascituro, ma se cade questa cosa allora non mi fido più di nessuno”.

VACCINO COVID ALLE DONNE IN GRAVIDANZA, IL COMMENTO DELLA DOTTORESSA GISMONDO

In studio a Fuori dal Coro la dottoressa Gismondo, autorevole camice bianco dell’ospedale Sacco di Milano, che ha commentato: “Io trattengo a stento la rabbia da medico e ricercatore, queste ipotesi erano state fatte prima ma non è stata messa al centro della campagna vaccinale la salute del paziente ma tanti altri fattori del quale abbiamo più volte parlato anche in questa sede. Un principio indiscutibile è che quando si utilizza un farmaco nuovo bisogna escludere le donne in gravidanza o in allattamento e questo non è stato fatto e si continua purtroppo con responsabilità di alcuni medici che ancora consigliano la vaccinazione in queste donne”.

La professoressa Gismondo aggiunge e conclude: “Questo studio è molto recente, è stato pubblicato più volte e rivisto e l’ultima versione approvata è stata quella di dicembre di quest’anno, io credo che questo studio porterà a nuovi consigli e nuove decisioni e mi auguro che chi ha consigliato e continua a consigliare questa vaccinazione in donne che da sane non rischiano nulla mentre rischiano vaccinandosi, abbiano un po’ di pietà”.