Vaccino Covid, via libera dall’Ema per le nuove dosi di Comirnaty di Pfizer-BioNTech adattato alla sottovariante Omicron XBB.1.5 da somministrare entro l’autunno e che proteggeranno anche dalla nuova variante Eris. Il responsabile dell’Agenzia Europea per i medicinali, Marco Cavaleri spiega in un’intervista a Repubblica, quali sono le raccomandazioni e le linee guida per i più piccoli, che presto saranno sottoposti, in base all’età e a vari altri fattori alla prima dose o a quella di richiamo. Chiarendo alcuni dubbi in merito alla necessità di proteggere i minori dai rischi di infezione ma aggiustando la dose in base alle raccomandazioni per i pazienti pediatrici, Cavaleri conferma che “la formulazione potrebbe essere indicata dalle aziende produttrici, ma questo non è ancora noto“.



Secondo le direttive Ema questi sono i dosaggi consigliati per fasce di appertenenza: 30 microgrammi di Rna messaggero per adulti, 10 microgrammi per bambini dai 5 agli 11 anni e 3 microgrammi fino al compimento dei 4 anni a partire dai 4/6 mesi in poi. Quello che cambierà sarà il numero di somministrazioni, e cioè con regole precise a seconda dell’età o raccomandazioni in base allo stato di salute.



Vaccino Covid bambini in autunno, le raccomandazioni Ema su somministrazioni e dosaggio

Come stabilito dall’Ema e confermato dal responsabile Marco CavaleriIl vaccino Covid per bambini sarà somministrato a singola ed unica dose a tutti i bambini dai 5 anni compiuti in su riceveranno una sola somministrazione indipendentemente dal fatto che in passato siano stati già vaccinati contro il Covid“. Per chi invece ancora non ha raggiunto l’età minima ed è nella fascia tra i sei mesi e i cinque anni sarà somministrata la serie primaria, e cioè tutte e tre le dosi del preparato Pfizer.



Tuttavia, se il bambino ha già avuto contatti con il virus ed è risultato positivo o ha ricevuto almeno la prima dose di prodotti disponibili precedentemente, alla prossima campagna vaccinale è raccomandato l’utilizzo di una sola iniezione o somministrazione. Diverso il discorso per i piccoli che presentano problemi di salute e fattori di rischio, specialmente se pregresse patologie respiratorie polmonari come l’asma, per questi soggetti infatti il Ministero della Salute ha raccomandato la distribuzione, che al momento resterà gratuita per tutti i pazienti considerati fragili o particolarmente esposti.