Il capo della BioNTech, Ugur Sahin, lancia l’allarme sulla scarsità di dosi del vaccino contro il Covid disponibili in Europa. Un allarme autorevole, dal momento che arriva dal dirigente dell’azienda tedesca che collabora con la Pfizer per il primo vaccino anti-Covid che è stato approvato, quello la cui somministrazione è cominciata anche in Italia ormai da qualche giorno. Da solo però il vaccino Pfizer-BioNTech non può bastare a soddisfare la domanda, dunque Sahin ha sottolineato che si tratta di una situazione piuttosto delicata, che potrebbe diventare critica se altri vaccini contro il Coronavirus non saranno approvati subito in Europa.
In questo caso, la BioNTech da sola non riuscirà a coprire il fabbisogno. “La situazione non è buona. Si è creato un gap perché non sono stati approvati altri vaccini e noi dobbiamo coprire il buco con i nostri”, ha spiegato Ugur Sahin in un’intervista al settimanale tedesco Der Spiegel. Il ministro della salute tedesco, Jens Spahn, ha esortato l’Ema (Agenzia europea per i medicinali) ad approvare rapidamente anche il vaccino contro il Covid sviluppato dall’Università di Oxford e da AstraZeneca, ma i tempi per l’approvazione di quest’ultimo restano incerti e dunque al momento si può fare affidamento solo sul vaccino di Pfizer-BioNTech.
VACCINO COVID: ALLARME BIONTECH PER DOSI EUROPA, IN USA…
Dunque la quantità di vaccino contro il Covid al momento disponibile desta una certa preoccupazione in quella che è una vera e propria corsa contro il tempo per garantire la più ampia copertura vaccinale possibile in tempi brevi, che BioNTech da sola non può garantire. Eppure, c’è anche chi vuole sabotare la campagna di vaccinazione ormai in corso ovunque contro il Coronavirus: dagli Stati Uniti infatti arriva la notizia che circa 500 dosi di vaccino sono state distrutte per un sabotaggio. Un dipendente di un ospedale di Grafton, in Wisconsin, ha deliberatamente danneggiato quasi 500 dosi di vaccino Moderna, sul quale gli ultimi riscontri parlano di una efficacia al 94,1%, che sale al 100% nelle forme gravi del Covid.
Le indagini condotte dal dipartimento di polizia di Grafton hanno appurato il sabotaggio all’Aurora Medical Center. Secondo gli investigatori, il dipendente – ora licenziato – ha “rimosso intenzionalmente” 57 fiale di vaccino dai refrigeratori il 26 dicembre, costringendo ad eliminare circa 500 dosi ormai inutilizzabili. L’ospedale ha commentato il fatto con una nota ufficiale: “Continuiamo a ritenere che la vaccinazione sia la nostra via d’uscita dalla pandemia. Siamo estremamente delusi, le azioni di questo individuo provocheranno un ritardo nella vaccinazione di oltre 500 persone. E’ stata una violazione dei nostri valori fondanti”.