Il Vaccino per il Covid 19 può essere incentivato con dei “premi”? Secondo l’Austria, sì. Il Paese europeo sta discutendo un premio di 500 euro, che verrebbe dato ai cittadini sotto forma di bonus spesa, per chi riceve la terza dose anti Covid. Si tratta di una proposta avanzata dai socialdemocratici: il Governo di Oevp e Verdi sembrerebbe aver ben accolto l’idea, promettendo di discuterne internamente. Il cancelliere Karl Nehammer, intanto, ha parlato di un “segnale positivo” verso l’accettazione di tale proposta.
Il Ministero della Salute ha ben chiara l’informazione che vuole mandare ai cittadini. “È importante trasmettere il messaggio agli indecisi che il vaccino non protegge solo loro ma anche chi gli sta vicino. Ogni contributo per aumentare il tasso di vaccinazione è utile” ha spiegato lo stesso in una nota. Al momento, in Austria, è vaccinato il 70,6% della popolazione. A febbraio entrerà in vigore l’obbligo vaccinale e proprio per tale data potrebbe essere applicato anche l’incentivo da 500 euro.
Vaccino Covid, il piano dell’Austria per arginare i contagi
Presto, in Austria, diventerà dunque obbligatorio il Vaccino Covid. Al momento, infatti, il Paese è uno di quelli meno vaccinati, con solamente il 70.6% della popolazione che si è sottoposta all’inoculazione. Vienna, intanto, ha introdotto un lockdown per non vaccinati sul modello tedesco, ma non solamente. Nella Capitale austriaca sono in vigore anche altre disposizioni per il contenimento dei contagi. Tali misure al momento sembrano aver ridotto sensibilmente la velocità di diffusione del virus.
La proposta del Partito Socialdemocratico dovrebbe comunque non entrare in vigore subito, ma al raggiungimento della soglia del 90% di popolazione vaccinata. A quel punto, tutti coloro che si sottoporranno alla dose booster, dovrebbero ricevere un bonus di 500 euro da spendere esclusivamente nelle attività commerciali locali. Tale provvedimento potrebbe dunque rappresentare anche un supporto al commercio, settore molto colpito dalla pandemia. In totale, l’operazione dovrebbe avere un costo di 2 miliardi di euro per il governo austriaco.