Vaccino anti Covid e antinfluenzale insieme. Il Ministero della Salute ha dato il via libera alla somministrazione concomitante dei due sieri, che ovviamente saranno gratuiti. La conferma arriva da una circolare firmata dal direttore generale della Prevenzione del dicastero, Gianni Rezza, e trasmessa alle Regioni e agli enti locali sanitari. Alla circolare è stato allegato un documento congiunto di Consiglio superiore di sanità, Istituto superiore di sanità (Iss) e Agenzia italiana del farmaco (Aifa). Alla luce «dell’avvicinarsi ella campagna di vaccinazione anti-influenzale, è possibile per alcune categorie di soggetti per le quali la vaccinazione antinflunzale stagionale è raccomandata e offerta attivamente e gratuitamente siano allo stesso tempo eliggibili per la vaccinazione anti-Covid-19».



Il provvedimento cita, ad esempio, le persone over 60 non ancora vaccinate e i gruppi specifici della dose addizionale o booster. Nella circolare si precisa che «nelle schede tecniche dei vaccini anti-Sars-CoV-2/Covid-19 autorizzati da Ema non siano presenti, ad oggi, indicazioni relative alla loro somministrazione concomitante con altri vaccini».



VACCINO COVID CON ANTINFLUENZALE: LE PRECISAZIONI

D’altra parte, si tiene conto delle indicazioni espresse dalle principali autorità di sanità pubblica, dei relativi comitati consultivi e dei dati preliminari relativi alla somministrazione congiunta di vaccini anti Covid e per l’influenza. «Sarà possibile programmare la somministrazione dei due vaccini, nel rispetto delle norme di buona pratica vaccinale, nella medesima seduta vaccinale», si legge nella circolare del Ministero della Salute. Al tempo stesso, si precisa che in caso di eventuale mancanza di disponibilità di uno dei due vaccini, non vi è «motivo per procrastinare la somministrazione dell’altro».



Inoltre, il documento firmato da Gianni Rezza chiarisce che sarà possibile anche eseguire la somministrazione concomitante o a qualsiasi distanza di tempo di un vaccino anti Covid e un altro del Piano nazionale di prevenzione vaccinale, fatta eccezione per i vaccini vivi attenuati, per i quali invece bisogna rispettare una distanza minima precauzionale di 14 giorni prima o dopo la somministrazione del vaccino anti Covid.