C’è un nuovo vaccino in sperimentazione che potrebbe rivoluzionare il mondo scientifico in quanto utilizza uova di gallina per essere prodotto. Al siero si sta lavorando in alcune cliniche in Brasile, Messico, Thailandia e Vietnam: “Quello che mi piace di questo vaccino – le parole della Professoressa Anna Rubartelli, docente presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano e membro del gruppo Scienziate per la Società, parlando all’Huffington Post – è che c’è stato un grosso sforzo per riuscire a sviluppare un vaccino di nuova generazione, ma che allo stesso tempo è stato pensato per i paesi più poveri”.



Il vaccino in questione si chiama NDV-HXP-S sarebbe in grado di creare anticorpi più potenti rispetto ai sieri in circolazione, ed inoltre è facile da realizzare e meno costoso dei vari Pfizer, Moderna e via discorrendo. Il costo è appunto legato al fatto che, a differenza dei colleghi, il vaccino può essere prodotto in serie nelle uova di gallina, che già producono miliardi di vaccini antinfluenzali ogni anno, come spiega il New York Times.



VACCINO COVID CON UOVA DI GALLINE: “AIUTEREBBE I PAESI MENO FORTI”

Se le varie fasi di test dovessero essere completate con esito positivo, si potrà iniziare la produzione di massa, fino ad un miliardo di dosi all’anno. Verrebbero così favoriti quei paesi poveri che non hanno il potenziale economico per acquistare i vaccini attuali in dosi massicce, iniziando a produrre il vaccino con le uova di gallina a loro volta o acquistandolo a basso costo. “Dal punto di vista teorico mi sembra un’ottima cosa – prosegue ancora la professoressa Rubartelli – perché mette insieme una grossa innovazione che è la proteina Spike con modificazione di 6 aminoacidi, proline, messe in posizioni particolare che rendono la proteina estremamente stabile, inducendo teoricamente la produzione di ottimi e tanti anticorpi”. La docente ha poi spiegato: “La produzione nelle uova di gallina è utilizzata da anni per i vaccini antinfluenzali: viene utilizzato il virus della malattia di Newcastle, virus aviario assolutamente innocuo per l’uomo, usato anche per altri vaccini. A questo virus viene aggiunto il pezzetto di Dna che serve per fare la proteina Spike modificata a sei proline. Questo virus, essendo aviario si riproduce bene nelle cellule dell’uovo di gallina, è il suo ospite naturale. Iniettando questo virus modificato si produce per ogni uovo una certa quantità di vaccino che è formato da questo virus non patogeno per l’uomo ricoperto da proteina Spike”. Quindi conclude: “Il vaccino dovrebbe teoricamente essere buono, se non ottimo e la produzione essendo ben conosciuta, facile. Soprattutto per i Paesi meno forti che potrebbero produrlo da soli”.

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