Prima di ricevere il vaccino anti Covid “Comirnaty” realizzato da Pfizer e BioNTech bisogna compilare un modulo di consenso. Lo prevede il Piano nazionale, secondo cui gli interessati devono leggerlo e poi firmarlo. Il modulo del consenso informato è stato diffuso anche dall’Ordine nazionale di biologi. Nella prima pagina del documento bisogna inserire i dati personali e si afferma di aver letto e compreso la Nota Informativa in Allegato 1 di cui si riceve copia, di aver “compilato in modo veritiero” il modulo e di aver “riesaminato con il Personale Sanitario la Scheda Anamnestica in Allegato 2”.
Inoltre, di essere stato “correttamente informato con parole a me chiare” in merito ai “benefici ed i rischi della vaccinazione, le modalità e le alternative terapeutiche, nonché le conseguenze di un eventuale rifiuto o di una rinuncia al completamento della vaccinazione con la seconda dose”. E si dichiara che in caso di effetto collaterale bisogna “informare immediatamente” il medico curante e di restare in sala d’aspetto almeno 15 minuti dalla somministrazione del vaccino “per assicurarsi che non si verifichino reazioni avverse immediate”.
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VACCINO COVID, DETTAGLI OPERATIVI E SCHEDA ANAMNESTICA
Nel modulo di consenso informato per il vaccino anti Covid di Pfizer-BioNTech c’è una parte che va compilata dal personale sanitario che effettua la vaccinazione e deve indicare anche i dettagli operativi. Vaccinando e professionisti devono poi compilare la scheda anamnestica con eventuali patologie da cui si è affetti e farmaci assunti. Inoltre, è precisato che il vaccino “potrebbe non proteggere completamente tutti coloro che lo ricevono”, perché “l’efficacia stimata dalle sperimentazioni cliniche (dopo due dosi di vaccino) è del 95%, e potrebbe essere inferiore in persone con problemi immunitari”. A tal proposito, si raccomanda anche dopo la somministrazione di entrambe le dosi del vaccino “di continuare a seguire scrupolosamente le raccomandazioni delle autorità locali per la sanità pubblica, al fine di prevenire la diffusione del Covid-19”. D’altra parte, si precisa poi che “non si può contrarre la malattia COVID-19 in seguito alla somministrazione del vaccino perché l’RNAm inoculato non può indurre la replicazione del virus”.