Il vaccino Covid in Lombardia sarà adesso somministrato ai trentenni: sta avvicinandosi ad ampie falcate il turno dei più giovani nella campagna vaccinale condotta dalla regione senza dubbio più flagellata dal Coronavirus in Italia, che da mezzanotte consentirà a tutti i residenti lombardi d’età inclusa fra i 30 e i 39 anni di effettuare la propria prenotazione, connettendosi all’apposito portale e inserendo il proprio codice fiscale, il numero della propria tessera sanitaria e selezionando l’hub e il giorno più comodi per la somministrazione.



L’assessorato alla Sanità, spiega sull’edizione odierna “Il Corriere della Sera” pensa di immunizzare i trentenni soprattutto con i sieri Pfizer e Moderna con la seconda iniezione tra i 35 e i 42 giorni, ma va ricordato che il vaccinando non conoscerà prima della vaccinazione quale tipo di preparato gli sarà iniettato e, di conseguenza, non potrà sapere con esattezza nemmeno la data del richiamo, anche se il sito indicherà il periodo temporale in cui la seconda dose dovrà essere eseguita, così da potere consentire anche la pianificazione di eventuali ferie.



VACCINO COVID LOMBARDIA, PRENOTAZIONI APERTE PER I 30ENNI

Il vaccino Covid in Lombardia sarà presto somministrato anche ai soggetti trentenni (30-39 anni), fascia alla quale appartengono 944.250 cittadini, dei quali è prevista l’adesione di circa il 70%, ovvero 660 mila persone. Non si tratta, tuttavia, dell’unica novità; infatti, il 2 giugno scatteranno le prenotazioni per i 29-16enni (1,2 milioni di ragazzi). “Il Corriere della Sera” sottolinea che, secondo gli esperti, immunizzare i giovanissimi stopperà la circolare del virus e il diffondersi di nuove varianti. “Questa settimana abbiamo registrato una significativa riduzione di casi positivi e di persone isolate nelle scuole – ha asserito ai microfoni del quotidiano Marino Faccini, direttore dell’unità di Malattie infettive di Ats –. Si conferma il trend in calo, in coerenza con il quadro epidemiologico generale”. Fino a questo momento, in Lombardia, ha aderito alla campagna vaccinale il 61% della popolazione: il 96% degli over 80, l’89% dei 70enni, l’84% dei 60enni, il 78% degli 50enni e il 63% dei 40enni.

Leggi anche

SANITÀ/ Le "strategie" di prevenzione che potrebbero salvare il Fondo sanitario nazionale