Il vaccino contro il covid non può causare l’infezione da coronavirus. Se ancora vi fossero dei dubbi, a fare chiarezza è stato l’Iss, l’Istituto superiore di sanità, che ha aperto sul proprio sito un apposito spazio dedicato alle faq, le frequently asked questions (le domande più frequenti), nonché alle Fake news e alle varie attività dello stesso istituto. “Una eventuale malattia Covid-19 successiva alla vaccinazione – fanno sapere i medici dell’Iss – può essere causata solo da una infezione naturale del virus, contratta indipendentemente dal vaccino”.



L’Istituto superiore di sanità spiega poi come funziona nel dettaglio il vaccino, come agisce: “Il vaccino attualmente in uso in Italia usa la tecnologia a mRna. Il vaccino induce l’immunità fornendo a cellule umane esclusivamente le istruzioni per produrre un frammento del virus, la proteina Spike, che indurrà la produzione di anticorpi specifici verso il virus SARS-CoV-2. Con questo vaccino, quindi, non viene somministrato alcun virus, né vivo né attenuato, e la sola proteina spike non può causare infezione o malattia”.



VACCINO COVID, ISS: “EFFICACIA DEL 95%”

In merito invece all’efficacia del vaccino contro il covid, l’Iss fa sapere che, il medicinale della Pfizer, l’unico attualmente approvato dall’Ema, l’agenzia europea per il farmaco, è del 95%, ma solamente dopo la dose di richiamo: “L’efficacia del 95% riscontrata dagli studi clinici – si legge ancora sul sito ufficiale – si riferisce a una settimana dopo la seconda dose. Il massimo della protezione si ha, quindi, dopo questo periodo”. Anche la prima dose protegge in qualche modo il suo “ospite” dal virus, ma ciò avviene comunque in un periodo compreso fra i 7 e i 14 giorni dalla somministrazione del vaccino: “Sebbene anche dopo la prima dose – specifica sempre l’Iss – è verosimile che ci sia una certa protezione dal virus, questa non è immediata dopo l’inoculazione del vaccino, ma si sviluppa progressivamente dopo almeno 7-14 giorni dall’iniezione. La seconda dose del vaccino, effettuata ad almeno 21 giorni dalla prima dose, ha il compito di rinforzarla e renderla più prolungata”.

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