Il vaccino anti Covid diventa un requisito per il trapianto di organi? Per un ospedale sì. Il caso arriva dagli Stati Uniti, dove un grande sistema ospedaliero in Colorado ha annunciato alle persone che sono in lista di attesa per i trapianti di organo che non sarà loro garantito se non sono vaccinati e si rifiutano di ricevere la somministrazione, evidenziando il «rischio significativo che il virus pone ai destinatari del trapianto». Si tratta di UCHealth, che gestisce 12 ospedali e ha la sede centrale ad Aurora. Onde evitare polemiche, ha spiegato che non si tratta di una richiesta insolita, in quanto viene fatta anche per l’epatite B o morbillo, parotite e rubivirus.
Dunque, a questa lista di vaccinazioni si è aggiunta da qualche settimana quella anti Covid. Questa novità, però, fa discutere ora perché il repubblicano Tim Geitner ha dato la notizia di una donna a cui è stato negato il trapianto di rene in quanto non vaccinata. «UCHealth nega il trattamento salvavita», ha twittato il politico.
VACCINO COVID TRA REQUISITI PER TRAPIANTO ORGANI
Tim Geitner ha anche pubblicato la lettera con cui la donna è stata informata da UCHealth che sarebbe rimasta nella lista d’attesa per il trapianto di rene se si fosse vaccinata, altrimenti il suo status sarebbe passato a “inattivo”. National Public Radio (NPR) ha quindi preso contatti con un funzionario dell’ospedale, il quale ha spiegato di non poter né condividere informazioni sui pazienti né confermare tale circostanza per ragioni di privacy. Ma UCHealth ha affermato pubblicamente che le persone che si sottopongono a trapianto di organi sono abitualmente soggette a requisiti sanitari specifici, ad esempio divieto di fumo e di assunzione di alcol, ma anche assunzione di farmaci per prevenire il rigetto e vaccinazioni.
Inoltre, ha ricordato che chi si sottopone a trapianto di organi è a maggior rischio di avere un esito grave o fatale del Covid. «Vari studi mostrano che tra il 20% e il 30% dei destinatari di trapianto non vaccinati che contraggono il COVID-19 sono morti». Di conseguenza, inserire il vaccino anti Covid tra i requisiti è una forma di protezione per fornire ai pazienti «migliori possibilità di recupero e buoni risultati». Come riportato da NPR, UCHealth alla fine dell’estate ha imposto l’obbligo di vaccinazione anche a tutti i suoi dipendenti. «Una persona non vaccinata ha circa 50 volte più probabilità di essere ricoverata per COVID-19 rispetto a una persona vaccinata, e quasi 300 volte più probabilità di morire se infettata».