Vaccino pericoloso per gli adolescenti? Il rischio è inferiore a quello assunto quando gli somministriamo antibiotici. Parola di Chiara Azzari, ordinario di pediatria all’università di Firenze. L’immunologa, direttore scientifico didattico dell’ospedale pediatrico Meyer, ha dichiarato al Corriere della Sera che “non c’è nessuna ragione che tenga, bisogna fare subito” la vaccinazione ai figli adolescenti. Secondo l’esperta: “Il vaccino prima si fa, meglio è. (…) Altro che aspettare. Bisogna sbrigarsi. L’inizio delle scuole è vicino. Si è fatto tanto chiasso per i casi di miocardite e pericardite osservati in ragazzi meno che ventenni dopo il vaccino. E’ importante essere informati, la paura però è davvero esagerata. La probabilità di avere un’infiammazione al cuore o alla membrana cardiaca è inferiore a una su un milione. Questi eventi, oltre che estremamente rari, in molti casi non sono gravi e non richiedono ricovero. Si avverte solo un dolore toracico che sparisce con la somministrazione di antinfiammatori. Non dimentichiamo inveche che eventi di bassissima frequenza (inferiore a uno ogni milione) possono verificarsi anche con farmaci di uso molto comune“.



AZZARI: “VACCINO AD ADOLESCENTI? RISCHIO INFERIORE AD ANTIBIOTICI”

La dottoressa Azzari entra nel dettaglio: “Un caso su un milione è la stessa frequenza di eventi avversi gravi che riguardano medicinali comuni, che non si teme di dare a bambini e adolescenti, spesso senza indicazioni appropriate. Antibiotici, antinfiammatori, perfino noti antipiretici. Alcuni di questi farmaci sono responsabili in 4-5 casi ogni milione di reazioni agravissime come la sindrome di Stevens Johnson. Si può finire in rianimazione. E morire. Eppure nessuno si sogna di negare un antibiotico o un antinfiammatorio al figlio influenzato. E poi si mette in discussione la sicurezza del vaccino anti Covid che al massimo provoca rarissimamente una miocardite guaribile“. A chi sostiene che i giovani si ammalano in forma lieve, dunque perché rischiare, la Azzari risponde: “E’ vero, è un’infezione quasi sempre leggera, ma perché prenderla se abbiamo un vaccino sicuro per evitarla? E poi guardi, leggera fino a un certo punto. Oltre a casi di infezione polmonare acuta da Covid, al Meyer abbiamo avuto dei ricoverati con diagnosi di Pims, una sindrome che crea una grave infiammazione degli organi, complicanza del Covid. C’è rischio di morte. Abbiamo curato un bimbo di 3 anni anche se il fenomeno è più frequente dopo i 12. In questi giorni un bimbo è in rianimazione“. Sul fatto che il numero di bambini e adolescenti colpiti in forma grave sia sempre piccolo, l’esperta chiosa: “L’accademia dei pediatri americani ha appena affermato il contrario. Le vaccinazioni vanno accelerate anche sui più piccoli perché il numero di ammalati e il numero di conseguenze gravi non è più trascurabile“.

Leggi anche

Attacchi di panico: cosa sono disturbi di cui soffre Jessica Morlacchi/ Sintomi e come si curanoPOVERTÀ E DIVARI TERRITORIALI IN UE/ I numeri di Eurostat che bocciano i fondi a pioggia