Un nuovo vaccino sviluppato dai ricercatori contro la malaria sarà approvato per la somministrazione in Ghana. Il preparato è stato già definito dagli sviluppatori come “prodotto rivoluzionario in grado di cambiare il mondo“, in quanto la sperimentazione condotta fino ad ora avrebbe portato a straordinari risultati sorprendenti, che promettono di riuscire finalmente a sradicare la malattia, soprattutto nelle zone dell’Africa particolarmente colpite dalle infezioni di malaria.



Il vaccino è stato chiamato R21 ed il professor Adrian Hill, direttore dell’istituto Jenner all’Università di Oxford nella quale è stato creato il nuovo vaccino, ha dichiarato alla BBC che “Ci aspettiamo un grande impatto di questo vaccino nella cura contro la malaria, diminuirà drasticamente la mortalità infantile fino a raggiungere il grande risultato dell’eliminazione totale della malattia“. Ora l’istituto Serum già presente in India, conta di costruire presto una fabbrica di vaccini direttamente ad Accra, capitale del Ghana, nel quale conta di produrre da 100 a 200 milioni di dosi l’anno.



Vaccino malaria R21: primo test in Ghana poi approvazione OMS

La malaria è una malattia infettiva trasmessa da un protozoo diffuso dalle zanzare, uccide circa 620.000 persone l’anno e la maggior parte delle vittime sono bambini molto piccoli. Il vaccino R21 è già risultato molto efficace nella cura e la prevenzione della malaria, ha funzionato perfettamente nel primo test clinico effettuato in Burkina Faso, che ha visto l’80% di efficacia su tutti i pazienti ai quali era stata somministrata una tripla dose iniziale e successivamente un richiamo dopo un anno.

Ora anche in Ghana è pronta la somministrazione che rappresenta un’assoluta novità, ma soprattutto un passo avanti rivoluzionario nella cura a questa malattia. Sarà garantita la distribuzione ad almeno 5000 bambini, ed anche l’OMS sta valutando una prossima approvazione ufficiale del prodotto. Da centinaia di anni la comunità scientifica internazionale sta tentando di trovare una cura preventiva per bloccare il diffondersi della malaria nelle zone più a rischio. Questa volta però con il vaccino R21 sembrerebbe essere stato trovato un vero punto di svolta che potrebbe rappresentare il futuro, in netto contrasto con le soluzioni precedentemente adottate che nel tempo si sono rivelate poco efficaci.