Il vaccino contro il morbillo aiuta il sistema immunitario nella lotta al Coronavirus? Questo suggeriscono i risultati di una ampia ricerca scientifica effettuata in queste settimane da due ricercatori egiziani, pubblicata sull’International Journal of Cancer and Biomedical Research. Mahmoud E. Saad della Menoufia University e Rokaya A. Elsalamony della Mansoura University hanno dunque analizzato quali potessero essere gli effetti benefici di vaccini già esistenti per altre malattie nell’assistere il sistema immunitario di una persona che abbia contratto il Coronavirus.



L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha infatti identificato una insufficiente copertura vaccinale come un elemento favorevole all’insorgenza dei picchi più acuti dell’epidemia di Coronavirus. Di conseguenza, sembrerebbe che i vaccini abbiano la capacità di aumentare le risposte immunitarie anche al Coronavirus, anche se ovviamente non si tratta del patogeno per il quale sono stati realizzati e non possono quindi curarlo.



Da qui l’interrogativo dei due scienziati su quale possa essere il vaccino più utile – tra quelli disponibili in questo momento – nella lotta contro il Coronavirus di un organismo che abbia contratto il Covid-19.

VACCINO MORBILLO VS CORONAVIRUS: GLI ESITI DELLO STUDIO

Come si accennava, il vaccino contro il morbillo è risultato quello più capace di assistere il sistema immunitario anche contro il Coronavirus. È stato dimostrato che Covid-19 ha somiglianze con il morbillo. Tali somiglianze possono causare reattività incrociata tra il vaccino contro il morbillo e il virus.



Ad esempio, confrontando Cina e Italia per l’epidemia di Coronavirus e i tassi di mortalità dalla fine del 2019 fino al 25 marzo 2020, l’Italia ha mostrato un rapporto più elevato di casi in rapporto alla popolazione e anche un tasso di mortalità più elevato rispetto alla Cina. Al contrario, l’Italia ha mostrato una copertura vaccinale contro il morbillo inferiore rispetto alla Cina. Certo, su questo pesano purtroppo le incognite sulla correttezza dei dati cinesi e questa è in effetti una delle critiche più forti che si muovono a Pechino: dati falsi possono far “sballare” anche le ricerche di scienziati di ogni parte del mondo.

A prescindere da questo, resta il fatto che l’immunità dell’organismo indotta dal vaccino contro il morbillo possa fornire una protezione parziale contro il Coronavirus, diminuendo la capacità del virus di causare sintomi fatali e controllando l’infezione per giungere al pieno recupero. Di conseguenza, i due ricercatori suggeriscono studi clinici multicentrici per valutare la possibilità di una protezione parziale indotta da vaccini contenenti morbillo contro Covid-19.