Il nuovo anno si aprirà con un nuovo vaccino anti Covid a disposizione. Si tratta di Nuvaxovid, il vaccino sviluppato da Novavax. L’Italia è in attesa di 2,9 milioni di dosi, di cui 1,5 milioni verranno consegnate tra gennaio e febbraio. Nei giorni scorsi l’autorizzazione prima dell’Ema (Agenzia europea per i medicinali) e poi dell’Aifa (Agenzia italiana del farmaco), nel frattempo la Commissione europea ha rilasciato il via libera all’immissione in commercio condizionata, il quinti autorizzato nell’Unione europea. In virtù del contratto che la Commissione Ue aveva firmato con Novavax il 4 agosto 2021, l’azienda americana potrà fornire all’Unione europea fino a 100 milioni di vaccini anti Covid a decorrere dal primo trimestre 2022.
Ma il contratto prevede che gli Stati membri possano acquistare ulteriori 100 milioni di dosi nel corso del prossimo anno e del 2023. Per quanto riguarda il primo trimestre del 2022, sono attese in Europa circa 27 milioni di dosi Novavax che si aggiungeranno alla quantità totale di 2,4 miliardi di dosi del vaccino di BioNTech/Pfizer, 460 milioni di dosi del vaccino di Moderna, 400 milioni di dosi del vaccino di AstraZeneca e 400 milioni di dosi del vaccino di Janssen.
VACCINO NOVAVAX: 27 MILIONI DI DOSI PER L’ITALIA
In totale all’Italia, secondo il Sole 24 Ore, spetterebbero quasi 27 milioni di dosi di vaccino Novavax, spettandoci il 13,46% dei 200 milioni di dosi che l’Europa ha prenotato. La prima tranche italiana è di 3,6 milioni di dosi. Sui numeri però le posizioni sono diverse. «È un vaccino ispirato a principi diversi. Risponde positivamente al virus. Per gennaio arriveranno oltre 3 milioni di dosi», ha dichiarato ad esempio il sottosegretario alla Salute Andrea Costa. Le prime dosi del vaccino Novavax saranno riservate a chi non si è ancora vaccinato. L’Aifa, infatti, lo ha autorizzato come vaccino per le somministrazioni delle prime dosi, non per i richiami.
Una indicazione che riserva l’uso a chi deciderà di immunizzarsi tra i 6 milioni circa di italiani che finora non si sono vaccinati. Il punto di forza, infatti, è la tecnologia su cui si basa, in uso da molti anni: è quella delle proteine ricombinanti, ben testata in passato e ora. Il vaccino Novavax sarà somministrato in due dosi uguali a distanza di 21 giorni e conservato a temperature di frigorifero normali fino a 6 mesi.