Fresco di approvazione dall’Agenzia europea per i medicinali (Ema), Novavax ha annunciato l’inizio di uno studio di richiamo di fase 3 del vaccino NVX-CoV2373 che valuterà sicurezza ed efficacia di una terza dose eteronoma o omologa. Quindi, il vaccino Novavax verrà valutato come terza dose dopo un ciclo vaccinale primario concluso con altri vaccini e come terza dose al termine di un ciclo vaccinale omologo. Lo ha annunciato la stessa casa biotecnologica in una nota in cui spiega che la dose è identica a quella somministrata nell’altro regime, quindi 5 microgrammi di proteina spike ricombinante più 50 microgrammi di adiuvante Matrix-M. Ma va somministrata ad almeno sei mesi dalla conclusione del ciclo vaccinale primario.
Saranno valutati anche due gruppi aggiuntivi, quelli che inizialmente hanno ricevuto il placebo e poi un vaccino diverso, che quindi sono ammissibili per il richiamo Novavax, e chi non ha ricevuto un altro vaccino dopo la prima dose. Per quanto riguarda l’efficacia, sono stati citati i risultati di due studi pubblicati sul New England Journal of Medicine. Uno studio condotto nel Regno Unito ha mostrato un’efficacia complessiva dell’89,7%, mentre quelli condotto negli Stati Uniti e Messico ha raggiunto un’efficacia complessiva del 90,4%.
LE RACCOMANDAZIONI DELL’OMS SU NOVAVAX
Intanto dopo che l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha incluso il vaccino Novavax nell’elenco per l’uso d’emergenza, il SAGE (Strategic Advisory Group of Experts on Immunization) lo raccomanda nelle persone dai 18 anni in su e una terza dose per le persone immunocompromesse. Le raccomandazioni prevedono la somministrazione di due dosi a distanza di 3-4 settimane l’una dall’altra, mentre la terza dose alle persone immunocompromesse tra uno e tre mesi dopo la seconda dose.
Inoltre, lo si raccomanda in popolazioni specifiche, come persone con comorbidità, le donne che allattano e quelle che vivono con l’Hiv. Per quanto riguarda le donne incinte, se i benefici della vaccinazione per la donna incinta superano i potenziali rischi. Si ritiene accettabile anche la co-somministrazione di un vaccino inattivato contro l’influenza stagionale e quello Novavax. Queste raccomandazioni basano proprio sui risultati degli studi sopracitati. In entrambi gli studi, NVX-CoV2373 ha dimostrato un’elevata efficacia e un profilo di sicurezza e tollerabilità accettabile.