Con le prime dosi di vaccino Covid arrivate in Italia è già tempo di iniziare a pensare all’obiettivo dell’immunità di gregge, con esperti internazionali del calibro di Anthony Fauci che negli ultimi giorni hanno alzato l’asticella fissando la percentuale della popolazione da vaccinare tra l’80 e il 90% per liberarci del coronavirus. In questo senso sarà utile anche capire fino a che punto politici e personaggi dello spettacolo decideranno di spendersi pubblicamente per promuovere la vaccinazione. Ieri in tal senso ha fatto discutere un post pubblicato da Beppe Grillo sul suo blog dal titolo: “Natale con i tuoi e vaccino con chi vuoi“. Il fondatore del MoVimento 5 Stelle ha trattato l’argomento con la sua tipica ironia, suggerendo però di essere intenzionato a vaccinarsi: “Eh i vaccini… io li sto aspettando, li sto aspettando tutti, li vorrò fare tutti insieme in una un’unica siringata. Comincerò con lo Sputnik 5 russo che dà questa leggera controindicazione di una leggera fosforescenza ai polpastrelli che verrà eliminata dal vaccino cinese che, in controtendenza, darà luccichio giallognolo al palmo della mano tutte e due; poi verranno coperti dai vaccini americani e inglesi. In ultimo quello italiano che amalgamerà tutto l’insieme, quindi io sarò immune e vi consiglio di fare altrettanto fino al COVID 2045“. Un’uscita, quella di Beppe Grillo, che potrebbe convincere molti elettori grillini – tra cui non mancano storicamente i No Vax – ad optare per la vaccinazione. (agg. di Dario D’Angelo)
VACCINO COVID IN ITALIA
Il vaccino è arrivato in Italia. I camion-frigo con i primi lotti Pfizer-BioNTech partiti dal Belgio sono in viaggio verso Roma. Il laboratorio dell’Istituto Lazzaro Spallanzani è infatti l’approdo ultimo. Qui verranno stoccati, conservati, etichettati e poi distribuiti e dirottati verso le altre regioni. Quello dei primi vaccini anti Covid è stato un viaggio in parte segreto. I protocolli di sicurezza sono strettissimi e riservati, infatti non coinvolgono solo le forze di sicurezza, ma anche i servizi segreti, per evitare che possano esserci incidenti, come rapine o attacchi informatici. Non a caso un collegamento mattutino di Rai News24 è saltato in quanto il passaggio è stato “schermato”.
Anche la casa farmaceutica ha sviluppato dei piani logistici e strumentazioni dettagliate per garantire un trasporto efficace, oltre che il continuo controllo della temperatura dei vaccini. Il confezionamento e stoccaggio è stato adattato alla varietà dei luoghi in cui avranno luogo le vaccinazioni, quindi sono stati predisposti contenitori specifici a temperatura controllata che usano ghiaccio secco per mantenere -70 gradi centigradi fino a 10 giorni.
VACCINO PFIZER ANTI COVID IN ITALIA CON SCORTA
Per il vaccino anti Covid di Pfizer-BioNTech sono stati usati sensori termici abilitati al Gps con una torre di controllo che segue la posizione e la temperatura di ogni spedizione tramite i percorsi prestabiliti. In questo modo è possibile prevenire in maniera pro-attiva le deviazioni indesiderate e agire prima che si verifichino. Stando a quanto riportato da Agi, una volta arrivato a destinazione il contenitore termico, si valutano diverse opzioni di conservazione. I vaccini possono restare fino a sei mesi in congelatore a temperatura ultra bassa o si possono usare contenitori isotermici Pfizer che possono fungere da unità di stoccaggio temporaneo purché siano riempiti di ghiaccio secco ogni 5 giorni. In parallelo si attiva il piano per le attività di presidio e scorta nel Lazio dei vaccini. A dare manforte dal piano di vigilanza anche lo Stato Maggiore della Difesa che si occuperà della distribuzione delle dosi in tutta Italia tramite l’operazione Eos.