Subito dopo il grande annuncio della multinazionale farmaceutica Pfizer, circa il fatto che il suo vaccino anti-covid fosse efficace al 90% e ormai vicino alla produzione, in molti hanno cercato di fornire dettagli in più in merito a quella che dovrebbe essere a tutti gli effetti la cura definitiva contro il coronavirus. Ci ha pensato anche Il Fatto Quotidiano che ha cercato di fornire le risposte ai numerosi dubbi posti, a cominciare dal dire che 40 milioni di dosi del vaccino Pfizer saranno destinate all’Italia. Fra le domande più ricorrenti vi è senza dubbio quella riguardante i tempi molto rapidi di produzione del vaccino, quando di solito occorrono non meno di 18 mesi: nella situazione di pandemia che stiamo vivendo, le pratiche sono state appositamente velocizzate, ma non per questo significa che la cura sia più rischiosa per l’uomo. “Si parte dal presupposto – spiega la Pfizer a Il Fatto Quotidiano – che la sicurezza dei pazienti è fondamentale. Le persone hanno tutto il diritto di richiedere e aspettarsi un’offerta terapeutica di totale sicurezza, come la trasparenza del lavoro scientifico svolto per cercare di sviluppare un vaccino sicuro ed efficace per combattere Covid 19.



VACCINO PFIZER: “COME AGISCE SULL’UOMO?”

Ma come funziona il vaccino della Pfizer? “I vaccini mRNA BNT162 mRNA funzionano trasmettendo istruzioni genetiche alle cellule per rendere gli antigeni della proteina spike specifici per il virus. Una volta che l’mRNA in un vaccino è all’interno delle cellule del corpo, le cellule seguono le istruzioni per produrre le proteine o gli antigeni, che possono poi essere visualizzati sulla superficie cellulare e riconosciuti dal sistema immunitario dell’individuo vaccinato, che genera una risposta immunitaria all’antigene del vaccino”. Fra i molteplici dubbi sollevati, il fatto che il vaccino Pfizer dovrà essere obbligatoriamente conservato in un ambiente a -75 gradi centigradi; l’Italia non sembra attrezzata a questo scenario, ma l’azienda americana rassicura: “Abbiamo sviluppato piani logistici dettagliati e strumenti per supportare il trasporto efficace del vaccino, la conservazione e il monitoraggio continuo della temperatura. In particolare, la loro distribuzione è costruita su un sistema flessibile con tempistiche esatte, che spedirà le fiale congelate fino al punto di vaccinazione”. C’è poi il rischio che il vaccino sia meno efficace sugli anziani, ma anche in questo la Pfizer ha fatto chiarezza: “I partecipanti iscritti allo studio clinico di fase 3 hanno un’età variabile tra i 16 e gli 85 anni e provengono da diverse etnie. Attualmente, sono stati iscritti oltre 43.000 partecipanti e il 41% ha un’età compresa tra i 56 e gli 85 anni”.



VACCINO PFIZER: “QUANTO COSTERA’?”

E se il coronavirus muta, il vaccino sarà ancora efficace? “La tecnologia mRNA consente al vaccino di adattarsi rapidamente a potenziali mutazioni del virus – fanno sapere dalla multinazionale farmaceutica – dal punto di vista della sicurezza, a differenza di alcuni vaccini convenzionali, i vaccini a base mRNA non sono infettivi e non è necessario un vettore virale per inocularli”. Infine, per quanto riguarda i costi, la Pfizer garantisce: “I costi non saranno esorbitanti. È importante considerare che i nostri costi di sviluppo e produzione del vaccino Covid 19 sono stati interamente autofinanziati e abbiamo già investito miliardi di dollari (e siamo pronti a continuare a sostenere tutti i costi di sviluppo e di produzione) nel tentativo di trovare una soluzione a questa pandemia”. Secondo alcune indiscrezioni circolanti ogni dose dovrebbe costare all’Italia all’incirca 16.5 euro.

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