Il vaccino Pfizer anti-Covid sarà prodotto a Monza, in Lombardia: un traguardo importantissimo per quanto concerne la campagna vaccinale in Italia, che per la prima volta registrerà la produzione del siero sul proprio territorio nazionale. In particolare, la produzione avrà luogo presso lo stabilimento della Thermo Fisher Scientific, così come comunicato dalla stessa azienda attraverso un comunicato stampa nel quale, immancabilmente, traspaiono tutta la gioia e l’orgoglio per il conseguimento di un risultato tanto importante.
“Siamo orgogliosi di lavorare con i nostri clienti a livello globale nella lotta contro il Covid-19, supportandoli nello sviluppo e nella produzione di vaccini e terapie, compreso il vaccino Pfizer-BioNTech”, dichiarano dall’azienda, aggiungendo che “Thermo Fisher sta lavorando come parte della rete globale di produzione di vaccini di Pfizer, e fornirà servizi di produzione a contratto, in Italia, per il vaccino Pfizer-BioNTech contro il Covid-19 che sarà distribuito in diversi mercati. Thermo Fisher fornirà servizi di riempimento sterile e preparazione del prodotto finito nel proprio stabilimento di Monza nel corso del 2021″.
VACCINO PFIZER PRODOTTO A MONZA NEGLI STABILIMENTI DELLA THERMO FISHER
La futura produzione a Monza del vaccino Pfizer non può fare altro che inorgoglire non soltanto l’azienda interessata, ma l’Italia intera, dal momento che, ora come non mai, c’è bisogno di incrementare il numero delle dosi di siero disponibili. Peraltro, la sede lombarda della Thermo Fisher non è l’unica: ve ne è una seconda anche nel Frusinate, in Ciociaria, ma lo stabilimento di Monza è stato quello indicato come preferito direttamente dal presidente del Consiglio, Mario Draghi, nelle scorse settimane. Con la benedizione dell’erede di Giuseppe Conte, pertanto, la nostra nazione si appresta a recitare finalmente un ruolo da co-protagonista nell’ambito della produzione vaccinale a livello internazionale. Un risultato utile, per non dire indispensabile, ai fini della lotta contro la pandemia di Coronavirus, che proprio in queste settimane sta attraversando una nuova fase di recrudescenza, spedendo in zona rossa metà delle regioni italiane, anche se la cabina di regia odierna potrebbe fare registrare alcune variazioni cromatiche.