La Corte dei Conti ha bloccato l’investimento nel vaccino di Reithera perché c’era il rischio che i fondi non finissero solo nello sviluppo del siero anti Covid, ma anche nel rafforzamento patrimoniale della società. Questo è uno dei motivi per i quali è stato il decreto che avrebbe attivato i finanziamenti per l’azienda farmaceutica. Lo si apprende dalle motivazioni depositate oggi. Reithera avrebbe dovuto ricevere 81 milioni di euro da Invitalia ma il progetto di investimento produttivo non si è rivelato «valido e sufficiente». In particolare, il decreto ministeriale prevede che lo Stato finanzi solo lo sviluppo di alcune «unità produttive», non l’intero complesso aziendale di Reithera, che dal canto suo avrebbe fatto richiesta di fondi per perseguire «finalità generali, produttive e di ricerca anche per conto terzi» e «rafforzare la consistenza patrimoniale dell’impresa».



La Corte dei Conti ha contestato poi la richiesta di 4 milioni di euro per l’acquisto della sede di Reithera a Castel Romano, che non contiene solo l’impianto di infialamento e confezionamento dei vaccini, ora in costruzione.

VACCINO REITHERA, “MISE DISPONIBILE A CONTRIBUIRE”

Sarebbe potuto essere finanziato rientrando nella definizione di «singola unità produttiva» prevista dal decreto, ma è sede dell’intero complesso di attività, ricerca e sviluppo della società. Non potendo avere i 4 milioni previsti per l’acquisto della sede, il finanziamento per la realizzazione dell’impianto di infialamento è sceso sotto la soglia minima di 10 milioni di euro, prevista dal decreto. Dopo le motivazioni della Corte dei Conti (clicca qui per leggere la delibera), è intervenuto il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, anche in previsione di un incontro con Reithera. «Il Mise è disponibile a contribuire al progetto del vaccino Reithera nelle forme e nei modi consentiti utilizzando diversi e innovativi strumenti previsti anche dalle nuove norme», ha dichiarato il ministro leghista. L’obiettivo è fornire i finanziamenti necessari per far sì che prosegua la sperimentazione e si arrivi al vaccino anti Covid italiano.



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