Buone notizie dalla ricerca sul long Covid. Secondo quanto stabilito in uno studio, la vaccinazione ha un effetto protettivo contro le conseguenze della sindrome post-infezione: in base a quanto affermato dagli esperti dell’Università di Bar-Ilan, Israele, il vaccino riduce il rischio di effetti, con minori sintomi dopo la malattia.



Lo studio sul long Covid è stato realizzato tra marzo 2020 e giugno 2021, con l’obiettivo di analizzare gli effetti del mancato recupero dalla malattia settimane o mesi dopo l’episodio acuto. Come riportato dall’Ansa, le persone completamente vaccinate hanno meno probabilità di riportare uno dei sintomi principali della sindrome, ovvero affaticamento, mal di testa, debolezza e dolore muscolare persistente.



Studio: vaccino riduce rischio effetti long Covid

Dopo l’infezione, i sintomi riportati con maggiore frequenza sono stati affaticamento per il 22%, mal di testa per il 20%, debolezza per il 13% e dolore muscolare persistente per il 10%. Lo studio sul long Covid ha dunque sottolineato che le persone con due o più dosi di vaccinato hanno meno probabilità di riportare uno di questi quattro sintomi. Entrando nel dettaglio: -64% per l’affaticamento, -54% per il mal di testa, -57% per la debolezza e ben -68% per il dolore muscolare persistente. Una novità molto importante, dunque, considerando che il long Covid colpisce soprattutto i più piccoli: secondo i dati dell’Office for National Statistics del Regno Unito, almeno 1,3 milioni di britannici soffrono di Long Covid, di cui 117mila di età compresa tra i 2 e i 16 anni.

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