Se due giorni fa l’annuncio mondiale di Pfizer-Biontech sul vaccino anti-Covid efficace al 90% aveva fatto letteralmente esplodere le borse, dando una prima vera “luce” in fondo all’immenso tunnel, ora la situazione rischia di riaprire una “guerra” a distanza sui vaccini: è di stamattina infatti l’annuncio dalla Russia del vaccino Sputnik V efficace «al 92%» secondo gli ultimi trial di fase 3 della sperimentazione. Il vaccino russo è stato il primo ad essere annunciato al mondo lo scorso 1 agosto 2020 e ora afferma – secondo il report del National Research Center for Epidemiology and Microbiology ‘Gameleya Center’ e del Russian Direct Investment Fund – di avere «un tasso di efficacia del 92% dopo la seconda dose». Il Ministero della Salute russo oggi rilancia i risultati del trial sul vaccino e di fatto lancia la “sfida” alla Pfizer superando di efficacia di quel 2%, quasi fosse una “guerra” per chi ha prodotto il vaccino migliore. Nel frattempo Mosca prevede di riuscire a produrre 500 mila dosi entro la fine di novembre e oltre 1 milione nel mese di dicembre.



LA “GUERRA” DEI VACCINI

Lo studio prodotto su 40mila volontari ha prodotto le e analisi 21 giorni dopo la prima iniezione: l’efficacia del vaccino si è visto su oltre 16mila volontari che hanno ricevuto l’immunizzazione e il placebo. A quel punto, in settembre, lo Sputnik V è stato somministrato – fuori dallo studio clinico – per la prima volta a un gruppo di volontari degli ospedali russi nelle zone ‘rosse’, come riporta l’Adnkronos. «è stata confermato il tasso di efficacia di oltre il 90%». I ricercatori poi chiariscono come non siano stati identificati eventi avversi dopo le vaccinazioni, mentre sono stati segnalati «disturbi minori come il dolore nel sito della vaccinazione, sindrome simil-influenzale, febbre e debolezza». Il Ministro della Salute di Putin, Mikhail Murashko, «l’utilizzo e i risultati degli studi clinici dimostrano che Sputnik V è una soluzione efficiente per fermare la diffusione dell’infezione da coronavirus. E’ uno strumento di prevenzione e questo e questa è la strada per sconfiggere la pandemia». Nel frattempo, poco dopo le ore 13, l’Unione Europea “risponde” siglando il contratto con Pfizer-Biontech per ricevere fino a 300 milioni di dosi: le aziende hanno però firmato il contratto da 1,95 miliardi di dollari con il governo degli Stati Uniti per fornire già 100 milioni di dosi di vaccino a partire da quest’anno.

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