Via libera anche al vaccino anti Covid di Sanofi, ma come booster. Il Comitato per i medicinali per uso umano (Chmp) dell’Agenzia europea del farmaco (Ema) raccomanda l’autorizzazione anche del vaccino VidPrevtyn Beta come richiamo negli adulti che sono stati precedentemente vaccinati con un siero a mRna o vettore adenovirale. Il medicinale, sviluppato da Sanofi Pasteur, contiene una versione della proteina spike che si trova sulla superficie della variante beta del coronavirus. Inoltre, contiene un “adiuvante”, una sostanza che aiuta a rafforzare la risposta immunitaria al vaccino.
Dall’analisi dei dati forniti nella domanda di autorizzazione, Ema ha concluso che una dose di richiamo del vaccino di VidPrevtyn Beta dovrebbe essere efficace almeno quanto Comirnaty, sviluppato invece da Pfizer e BioNTech, nel ripristinare la protezione contro il Covid. Infatti, il comitato dell’Ema nella nota afferma che «sono ora disponibili dati sufficientemente solidi sulla qualità, sicurezza e immunogenicità del vaccino per raccomandarne l’autorizzazione all’immissione in commercio nell’Ue».
GLI STUDI SUL VACCINO ANTI COVID DI SANOFI
La decisione dell’Agenzia europea del farmaco (Ema) si basa sui risultati di due studi condotti con il vaccino VidPrevtyn Beta di Sanofi, che hanno confrontato la risposta immunitaria indotta dal vaccino con quella indotta da un preparato di confronto autorizzato ed efficace contro il Covid. Il primo studio, condotto su 162 persone maggiorenni a cui è stato somministrato un richiamo del vaccino Sanofi o la prima versione del vaccino di Pfizer, ha mostrato che una dose di richiamo del primo innesca una maggiore produzione di anticorpi contro la sottovariante Sars-CoV-2 Omicron BA.1 rispetto a Comirnaty. L’altro studio, che ha invece coinvolto 627 persone di almeno 18 anni che avevano completato un ciclo di vaccinazione primaria con Pfizer, Moderna, AstraZeneca o Janssen, ha evidenziato che il richiamo con VidPrevtyn Beta è in grado di ripristinare l’immunità contro diverse varianti Covid. Per quanto riguarda, infine, gli effetti indesiderati emersi dagli studi, i più comuni sono stati dolore al punto di iniezione, mal di testa, dolori muscolari o articolari, sensazione di malessere generale e brividi. Dunque, sono effetti collaterali generalmente lievi e scomparsi entro un paio di giorni dopo la somministrazione del vaccino.