I ricercatori dell’Università di Lund, in Svezia, hanno individuato un anticorpo che potrebbe portare alla realizzazione del vaccino contro lo streptococco A. Il team, come riportato dal Daily Mail, ha studiato il sangue di pazienti che erano guariti da una grave infezione per determinare in che modo il loro sistema immunitario aveva combattuto il batterio. Un metodo che, fino a questo momento, non aveva dato i suoi frutti. In questa occasione, però, è stato identificato un fattore diverso dai precedenti.



L’analisi, infatti, ha portato alla scoperta di un anticorpo che funziona in modo “raro” contro lo streptococco A, che “non era mai stato descritto prima” e che “potrebbe spiegare perché così tanti tentativi di realizzazione di un vaccino non hanno mai avuto successo”. La particolarità di Ab25, questo il suo nome, è che è a forma di e che le sue due “braccia” si agganciano a due diverse parti della proteina M che si trova sulla superficie del batterio. Di solito, gli anticorpi usano un “braccio” soltanto per legarsi a un singolo sito, ma questo processo è inefficace. La risposta immunitaria derivante da questo processo, invece, sarebbe “forte”.



Vaccino streptococco A grazie all’anticorpo Ab25: come funziona

Gli autori dello studio che potrebbe portare alla realizzazione del vaccino contro lo streptococco A si sono detti molto soddisfatti della scoperta. “Essa apre ad una eventualità in cui i precedenti tentativi di creazione di un siero hanno fallito e significa che l’anticorpo monoclonale che abbiamo utilizzato ha il potenziale per proteggere dalle infezioni”, ha affermato il dottor Wael Bahnan. La strategia è stata testata su alcuni animali e ha confermato il suo funzionamento. È per questo motivo che è stata fatta domanda per un brevetto.



L’obiettivo è quello di fare sì che i rischi legati alla malattia possano diminuire in tutto il mondo. L’infezione, infatti, vanno da malattie minori come un semplice mal di gola a malattie gravi come la scarlattinaSebbene la stragrande maggioranza delle infezioni sia relativamente lieve, a volte i batteri causano dei problemi molto invasivi che possono portare anche alla morte.