Un vaccino unico contro Covid e influenza? È esattamente ciò a cui stanno lavorando Pfizer e Moderna, come rivelato dall’edizione del “Washington Times” in edicola martedì 8 novembre 2022. In particolare, la scorsa settimana Pfizer e BioNTech hanno iniziato a sperimentare un’iniezione che combina il siero anti-Covid (già aggiornato alle nuove varianti, ndr) con un’iniezione antinfluenzale che impiega la rivoluzionaria tecnologia mRNA. La sperimentazione di fase 1 ha arruolato 180 adulti di età compresa tra i 18 e i 64 anni negli Stati Uniti d’America e i partecipanti saranno monitorati per sei mesi.



Stesso discorso per Moderna, azienda del Massachusetts anch’essa al lavoro per produrre un vaccino unico. In questo caso, sono state selezionate persone di età compresa tra i 18 e i 75 anni e la tecnologia mRNA del preparato utilizza un frammento di codice genetico che insegna all’organismo a combattere gli agenti patogeni. Alcuni, secondo il “Washington Times”, “sono titubanti nei confronti di questa tecnologia, poiché è relativamente nuova in termini di applicazione pubblica, anche se gli scienziati affermano che si tratta di una piattaforma agile e che potrebbe essere utilizzata contro diversi agenti patogeni”.



VACCINO UNICO CONTRO COVID E INFLUENZA? AZIENDE AL LAVORO, MA AL MOMENTO BISOGNA FARE DOPPIA VACCINAZIONE

Come ha commentato Annaliesa Anderson, vicepresidente senior e responsabile scientifico della ricerca e dello sviluppo di vaccini di Pfizer, “la flessibilità e la velocità di produzione della tecnologia mRNA hanno dimostrato che è adatta ad altre malattie respiratorie. Questo è un passo entusiasmante nel nostro percorso di collaborazione con BioNTech, che mira a trasformare la prevenzione delle malattie infettive in tutto il mondo”.

Tuttavia, in assenza di un vaccino unico contro il Covid e l’influenza, l’esortazione che giunge dal mondo della scienza è quella di sottoporsi all’inoculazione di una dose booster aggiornata contro le recenti varianti Covid e al vaccino antinfluenzale, in vista di una possibile impennata invernale di contagi derivanti da entrambe le malattie.