Nella battaglia contro la pandemia Covid sta per fare il suo ingresso un nuovo vaccino, quello di Valneva. La società biotecnologia francese ha pubblicato i risultati dei test di Fase 3 del suo candidato. Sono così positivi che il titolo alla Borsa di Parigi ha avuto un’impennata. Le azioni hanno, infatti, raggiunto un progresso del 37% in avvio, attestandosi poi al 33% a 16 euro. Questo perché il vaccino inattivato Vla2001 ha “soddisfatto con successo i due principali criteri di valutazione”. La società ha precisato che “i livelli di titoli anticorpali sono superiori al vaccino di Astrazeneca” e fatto sapere che “il tasso di sieroconversione degli anticorpi neutralizzanti è superiore al 95%”. Il vaccino di Valneva non solo è ben tollerato, ma ha dimostrato “un profilo di tolleranza migliore, in modo statisticamente significativo, rispetto al vaccino di confronto”, che è AstraZeneca. Il test in questione è stato condotto nel Regno Unito in 26 centi su 4.012 partecipanti di età superiore ai 18 anni.
Il Ceo Thomas Lingelbach in una nota ha commentato i risultati dello studio di Fase 3 del vaccino Valneva definendoli “eccellenti” e spiegando che “confermano i vantaggi spesso associati ai vaccini a virus intero inattivato”. C’è quindi l’interesse a “a far registrare il nostro candidato-vaccino differenziato il più rapidamente possibile”, visto che questo vaccino anti Covid può dare “un importante contributo alla lotta mondiale contro la pandemia”.
VACCINO VALNEVA: VERSO RICHIESTA A MHRA ED EMA
Valneva ha, infatti, avviato il graduale inoltro del dossier di richiesta di autorizzazione iniziale all’agenzia sanitaria britannica Mhra, inoltre si prepara ad avviare anche quello all’Agenzia europea del farmaco (Ema). Inoltre, il gruppo biotech francese sta preparando anche un test sul vaccino per i bambini tra i 5 e i 12 anni e uno sul richiamo per valutare la performance del vaccino Vla2001 nelle persone che ne necessitano. Il vaccino è attualmente l’unico candidato tra i sieri inattivati e adiuvati contro il Covid-19 che è in sviluppo clinico in Europa.
Ora l’azienda è in trattativa con la Commissione europea per un potenziale contratto. Nella nota si precisa che non solo questo vaccino ha dimostrato “superiorità” contro AZD1222, il vaccino sviluppato da AstraZeneca con l’Università di Oxford, ma i partecipanti allo studio cui sono state iniettate due dosi hanno sviluppato più anticorpi e meno effetti collaterali rispetto a quelli cui è stato somministrato il vaccino di AstraZeneca.