Il vaccino Covid-19 di Valneva sembrava destinato ad essere un altro strumento efficace nella lotta per porre fine alla pandemia. Tuttavia, si legge sul quotidiano “The Bmj”, la decisione del Regno Unito di cancellare l’ordine principale dell’azienda di 100 milioni di dosi sta facendo discutere. Il segretario alla Salute del Regno Unito Sajid Javid ha detto che il regolatore di medicinali del Paese non avrebbe approvato il vaccino Covid-19 di Valneva. Il commento ha generato confusione tra i 4mila volontari della sperimentazione in Gran Bretagna, così come quelli che gestiscono la sperimentazione, poiché i dati non erano ancora stati esaminati.
Valneva, una società biotecnologica francese, è specializzata nello sviluppo di vaccini con siti di produzione in tutto il mondo. Il suo vaccino VLA2001 è l’unico candidato vaccino inattivato contro il virus intero in studi clinici contro il Covid-19 in Europa: a differenza della maggior parte degli altri vaccini, non prende di mira solo la proteina spike, ma l’intero virus. I commenti di Javid sono arrivati quando il Regno Unito ha annunciato che stava cancellando il suo contratto da 100 milioni di dosi. Tuttavia, Adam Finn, il ricercatore capo della sperimentazione, ha asserito che i dati “sono praticamente quanto di meglio potessimo sperare in termini di strategia verso l’autorizzazione che la Medicines and Healthcare Products Regulatory Authority (MHRA) del Regno Unito ha stabilito. Siamo cautamente ottimisti sul fatto che otterremo davvero l’autorizzazione nel Regno Unito”.
VACCINO VALNEVA, ACCORDO CON L’UE: ORA COSA ACCADRÀ?
Valneva, dal canto suo, afferma di non sapere davvero perché Javid abbia detto questo. Il candidato vaccino di Valneva sta ancora subendo il processo di presentazione a rotazione della MHRA, con una decisione prevista entro la fine del 2021 e l’approvazione iniziale prevista per l’uso nei 18-55 anni. Il 10 novembre, tuttavia, l’azienda ha annunciato un accordo con la Commissione europea (CE) per 60 milioni di dosi, con circa 27 milioni di dosi previste nel 2022 e l’opzione per 33 milioni di dosi nel 2023.
“The Bmj” ha evidenziato che, annunciando l’accordo, la Commissione Europea ha lasciato intendere che il suo interesse per il vaccino potrebbe riguardare nuove varianti. Ursula von der Leyen ha commentato: “Il contratto permette di adattare il vaccino a nuove varianti. Il nostro ampio plateau ci aiuterà a combattere il Covid-19 e le sue varianti in Europa e oltre. La pandemia non è finita. Tutti quelli che possono, dovrebbero vaccinarsi”.