Cosa c’è da sapere e cosa serve per i viaggi all’estero? Domande comprensibili considerando la confusione generata dalla pandemia Covid e soprattutto dalle diverse norme da rispettare quando si è in partenza e al rientro, a seconda appunto della destinazione. Prima di acquistare un biglietto aereo, dunque, è bene informarsi attentamente su certificati, quarantene ed eventuali restrizioni. In primis serve il modulo di localizzazione, chiamato anche digital Passenger Locator Form (dPLF): la mancata compilazione comporta il diniego all’imbarco. Ovviamente non può mancare il Green pass, Eu digital Covid certificate, digitale o cartaceo, che attesta la vaccinazione, guarigione da Covid o l’esito negativo di un test molecolare o antigenico. Questi sono i due documenti fondamentali, ma la Farnesina consiglia di valutare la possibilità di dotarsi di assicurazione sanitaria.
Inoltre, è bene consultare l’elenco fornito sul portale “Viaggiare Sicuri” con le indicazioni specifiche per i Paesi soggetti a misure speciali (Brasile, India, Bangladesh e Sri Lanka). Al rientro in Italia bisogna presentare il modulo PLF e una certificazione verde, sia essa di avvenuta vaccinazione con vaccino riconosciuto dall’Ema, guarigione o tampone molecolare o antigenico effettuato nelle 48 ore precedenti.
DOCUMENTI E TEST: DA UK A GRECIA…
Se la vostra destinazione è il Regno Unito, sappiate che non serve più la quarantena precauzionale da Ue e Usa, se si è immunizzati, ma serve il risultato negativo di un test Covid eseguito nei 3 giorni precedenti alla partenza e che soddisfi i parametri indicati dal governo britannico (deve essere in inglese e con i riferimenti del centro medico). Il travel locator form invece va compilato due giorni prima della partenza. Al ritorno bisogna fare cinque giorni di quarantena e presentare sempre il passenger locator form. Nessun obbligo di quarantena invece per la Spagna, ma si è sottoposti ad un controllo sanitario. In questo caso serve anche compilare un modulo tramite il sito Spain Travel Health o un formulario per gli arrivi per via marittima su spthm.puertos.es. Per quanto riguarda la Grecia, serve il PLF greco oltre al Green pass, altrimenti bisogna presentare certificato di completamento del ciclo vaccinale da almeno 14 giorni, test molecolare negativo eseguito 72 ore prima dell’ingresso, test rapido 48 ore prima dell’ingresso, certificato di guarigione dopo test. Quando si arriva, si può essere sottoposti a campione a un test rapido obbligatorio. Chi lo rifiuta potrebbe non riuscire ad entrare. In caso di positività all’arrivo o prima del rientro, scatta l’isolamento per il positivo e i suoi contatti.
IN FRANCIA DISTINZIONE PER VACCINI…
Se il viaggio all’estero prevede come destinazione il Portogallo, bisogna presentare il green pass e compilare il PLF portoghese. Senza green pass serve test molecolare entro 72 ore dall’imbarco o antigenico entro 48 ore dall’imbarco, invece gli under 12 sono esentati. Si può entrare in Francia solo se vaccinati: 2 settimane dopo richiamo Pfizer, Moderna e AstraZeneca; un mese dopo il vaccino Johnson & Johnson; due settimane dopo la prima dose di vaccino per le persone guarite dal Covid. Gli under 11 possono entrare con test molecolare o antigenico fatto entro 72 ore dalla partenza. I non vaccinati devono sottoporsi a test all’arrivo e restare in quarantena obbligatoria per 10 giorni. In Germania si può entrare solo da vaccinati, guariti o con test negativo. Quest’ultimo non serve a chi ha meno di 6 anni. Si considerano vaccinati in Germania coloro che hanno completato il ciclo vaccinale da 14 giorni e guariti da non meno di 28 giorni e non più di sei mesi prima. Per i non vaccinati il tampone va fatto entro 48 ore dall’ingresso se antigenico, nelle 72 ore precedenti se molecolare.